I pugni di Electronic Arts colpiscono duro anche sulle piattaforme di Apple. [Review]
La nobile arte. Il pugilato è sempre stato qualcosa di più profondo, complesso e dedicato di due energumeni che si scambiano pugni in faccia fino a quando non ne rimane in piedi soltanto uno. Rappresenta una fine strategia, un calcolo delle risorse proprie e dell’avversario, in cui un pugile intelligente accetta di essere in svantaggio ai punti coi giudici nei primi round per far stancare il borioso abitante del Bronx che ha davanti, per poi sfruttare alla fine del match le energie salvate per punire la sua scarsa lungimiranza strategica. Sono pochi i giochi dedicati alla nobile arte, e tra questi solo una serie riesce davvero a trasmettere il giusto feeling di un incontro di boxe: Fight Night.
Esclusiva finora delle console casalinghe, la sua prima iterazione su dispositivi Apple si dimostra un gioiello difficilmente trascurabile. La profondità simulativa è stata mantenuta quasi nella sua completezza, così come la possibilità di poter fare schivate e parate unite a contrattacchi. Certo, i controlli risultano lievemente più macchinosi rispetto all’utilizzo di un joypad vero e proprio, ma un sapiente uso del touch screen (accompagnato a un giusto e necessario periodo di adattamento) permette di sferrare i pugni con gran naturalezza, semplicemente mimando la direzione del colpo che si desidera sferrare, senza però mai dimenticare che tirare pugni senza criterio significa stancarsi rapidamente e – alla lunga – non rappresentare più una minaccia per nessuno.
Buona l’intelligenza artificiale: gli avversari mostrano stili diversi tra di loro, e se potrà capitarci un incontro in cui chi abbiamo davanti cercherà di schivare ogni colpo, potrà anche accadere che il combattimento seguente veda protagonista un lottatore aggressivo, che mirerà unicamente a colpirci con la massima violenza possibile. La stessa varietà è lasciata anche al giocatore, consentendo la creazione di pugili personalizzati incentrati su stili di combattimento che possono variare notevolmente, dalla ricerca di estrema agilità alla preparazione di pochi ma potenti colpi con precisione. Chi scrive ha creato un pugile potente e resistente ma lento a muoversi sul ring, come una sorta di carro armato alla Rocky Marciano con risultati estremamente soddisfacenti. Naturalmente, se lo si desidera si può anche riprendere un’icona del pugilato come Tyson o Alì e riviverne le gesta, ma la soddisfazione di crescere personalmente il nostro alter ego digitale è sicuramente maggiore.
Con un ottimo motore grafico e una modalità carriera tendente alla ripetitività (ma assolutamente profonda, in cui vengono simulati anche gli allenamenti tra un incontro e un altro), Fight Night Champion in salsa Apple si rivela un gioco di combattimenti assolutamente imperdibile, nonché uno tra i più profondi mai usciti su AppStore. Farselo scappare sarebbe davvero un peccato.
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