Un giro parigino per mettere mano alla versione console, in singolo e in multi.
L’abbiamo visto su PC, ed è uno spettacolo. Il nuovo motore Frostbite 2, sviluppato dai vichinghi di DICE, è come un Martello di Thor pronto ad abbattersi sulle nostre schede grafiche, che già pregustano un’intera suite di funzioni progettate per sfruttare come si deve le tecnologie attuali, e non quelle di cinque anni fa (leggasi: le console). Luci bellissime, suoni da paura, animazioni da Serie A e strumenti che permettono ai designer di creare scene credibili con una manciata di clic. Ne vedremo delle belle, con il Frostbite 2 su PC. E Xbox 360 e PS3? Pur guardando al futuro, DICE non può certo voltare le spalle a milioni di giocatori, specie considerando che questa generazione sembra destinata a durare ancora un paio d’anni (almeno). Ed ecco che si rivela l’altro motto del Frostbite: “Next gen graphics on current gen hardware.” Traduzione: “grafica di nuova generazione sulle macchine di oggi”. Traduzione più schietta: “i nostri programmatori non hanno dormito per sei mesi consecutivi per spremere i 64k di RAM di queste vecchie carrette, fidatevi che non è niente male”. Ma noi di GV.it non ci fidiamo finché non tocchiamo con mano, ed ecco quindi che sono volato fino a Parigi, dove EA mi ha messo a disposizione una serie di postazioni per provare le varie modalità e versioni di Battlefield 3.
XBOX 360 e PS3
Ho provato un livello notturno della campagna in singolo su PlayStation 3, e una mappa multiplayer con Xbox 360. A prima vista, anche considerando la differenza di ambientazione, la resa tecnica mi è sembrata equivalente sotto tutti i punti di vista, almeno tra console, s’intende. Diciamolo subito: Battlefield 3 è uno spettacolo in tutte le versioni, ma le meraviglie dei trailer, com’era lecito aspettarsi, appartengono solo al reame dei PC. La definizione, la precisione degli effetti di luce e particellari che fanno dire “wow” saranno riservati ai possessori di una scheda grafica al passo con i tempi, punto e basta. Però, c’è un però. La resa su console è comunque eccezionale, e supera di gran lunga la stragrande maggioranza degli sparatutto che abbiamo visto negli ultimi tempi. DICE non ha fatto un miracolo, ma quasi. Vedendo Battlefield 3 su PS3 ho avuto un momento amarcord, che ha rievocato gli ultimi anni delle console del passato. Vi ricordate quando gli sviluppatori facevano uscire robe incredibili sul Super Nintendo, prima che uscisse l’N64? O i prodigi di God of War 2 negli ultimi mesi della PS2? Ecco… la sensazione è quella. Xbox 360 e PS3 sono ufficialmente entrate nella terza età, ma motori come il Frostbite 2 faranno sì che trascorrano una vecchiaia gagliarda, da nonni sprint. I raffronti finali potranno essere fatti solo in fase di recensione, mettendo a fianco le varie versioni, ma già adesso posso dire che Battlefield 3 è una gioia per gli occhi, anche su console, e che la concorrenza dovrà darsi molto da fare per raggiungere questo nuovo standard di qualità.
DA SOLI O IN COMPAGNIA
La missione in singolo che ho provato, tratta dalle fasi iniziali della campagna, vede l’esercito americano cimentarsi nella sua “Operazione Ghigliottina”, una manovra per irrompere a Teheran e infliggere un colpo alla banda di terroristi di turno, la PLR. Si inizia con una corsa giù da una collina per posizionare un mortaio, e poi si combatte in direzione del centro città, eliminando una postazione dopo l’altra. È il classico gameplay degli FPS di DICE che abbiamo tutti già assaggiato nei vari Bad Company, ma con un pizzico di realismo in più. I livelli sono lineari e tuttavia spaziosi, lasciano spazio a qualche tattica alternativa e sfruttano all’occorrenza le possibilità di distruzione del Frostbite. La resa è ottima, anche se affrontata in cooperativa, e dà un chiaro segnale di come gli sviluppatori stiano facendo esperienza anche nel campo del single player. È un “gusto” diverso di FPS, lontano dall’ottovolante di emozioni di Call of Duty, con tutti i pregi e i difetti che ciò comporta. Da un lato si apprezzano la maggiore libertà e il realismo, ma dall’altro si notano più facilmente alcuni difetti, come un’intelligenza artificiale ancora da limare. Nel marasma di COD forse non l’avrei notata (o sarebbe stata meno rilevante), ma in più di un’occasione ho scorto qualche nemico passarmi affianco e ignorare la mia posizione, specie quando mi avventuravo oltre le zone calde del combattimento. Bisognerà giocarsela tutta, la campagna, prima di esprimere un parere articolato, ma di certo ci sarà da divertirsi. Resta solo da capire “quanto” e “per quanto”.
IL VERO BATTLEFIELD
Sebbene DICE stia facendo passi da gigante nel campo del single player, Battlefield 3 sembra dare il suo meglio nella dimensione del multiplayer, in perfetto accordo con i suoi predecessori. Ho provato una modalità a obiettivi in un livello ambientato a Parigi, esaminando più a fondo il sistema di classi e le potenzialità del Frostbite 2 in contesti competitivi. È stato molto divertente, come da copione, ma sono rimasto con la curiosità di provare una vera mappa “da Battlefield”: il livello parigino era ben fatto, certo, ma era anche piccolo e senza veicoli. Avrei gradito dare un’occhiata ai livelloni giganti, con veicoli e jet (anche per vedere come vengono gestiti su console), ma mi sono dovuto accontentare. Sia chiaro, è stato un gran bell’accontentarsi: lo stile di Battlefield è perfettamente riconoscibile, nel level design, nella calibrazione delle armi, nel gioco di squadra. È lo stile di DICE, e i fan della serie si sentiranno subito a casa. Come sempre ha un ruolo di rilievo anche la distruzione ambientale, che come nei vari Bad Company cambia dinamicamente l’assetto del campo da battaglia, dando vita a interessanti risvolti strategici. È la solita storia: Battlefield non è Call of Duty, e la sua forte identità brilla più che mai in questo terzo episodio. C’è da dire che DICE può contare sull’asso nella manica del nuovo motore, e che sotto sotto stia tentando di sfornare un capolavoro in un potenziale momento di difficoltà per Call of Duty, visto che Activision, dopo le tanto chiacchierate dispute legali, sta facendo uscire un Modern Warfare 3 senza alcuni membri chiave di Infinity Ward. Come al solito, la battaglia per il trono di FPS bellico dell’anno sarà tutta da giocare.