Final Fantasy XIII-2 – Anteprima

Square Enix tenta di risalire sul treno.

E dire che Final Fantasy I avrebbe dovuto essere il primo e l’ultimo: il canto del cigno di una software house (Square) sull’orlo dell’autodistruzione. La storia la sappiamo tutti… una saga immensa è da lì cominciata, raggiungendo vette forse insperate di successi e consensi, almeno fino all’esordio su PlayStation 2. Da Final Fantasy X, purtroppo, la serie ha vissuto di alti e bassi: troppo uguale a se stessa; troppo legata allo stereotipo di ragazzino giapponese un po’ effeminato; troppo incanalata in un corridoio stretto e ricco di costrizioni. Il vecchio J-RPG è stato quindi sacrificato sull’altare dell’accessibilità. Final Fantasy XIII a noi è piaciuto, certo. Ma non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia e negare che l’ispirazione di un tempo è ormai morta e sepolta. Tra spin-off e storie parallele c’è un po’ l’impressione che Square Enix stia sprecando un tesoretto di esperienza, procedendo un po’ alla cieca e raschiando il fondo del barile. Tuttavia, il Final Fantasy XIII-2 che ci hanno mostrato qualche settimana fa in quel di Los Angeles porta parzialmente in seno il profumo della redenzione, anche se la strada tracciata è ancora quella, soprattutto per quanto riguarda il sistema di combattimento che – concedetecelo! – era tra le cose meglio riuscite del capitolo tredicesimo.

Molti protagonisti se ne vanno, qualcuno resta. Il personaggio chiave di Final Fantasy XIII-2 è la piccola Serah, sorellina della più “cazzuta” Lightning che era a tutti gli effetti la testata d’angolo sulla quale era costruita la storia del predecessore e che comunque avrà un ruolo anche in questo seguito. Alla giovincella si affianca un nuovo personaggio di nome Noel Kreiss (effeminato? Sì…), oltre a tutta una serie di vecchie conoscenze delle quali nulla vi diciamo per non rovinarvi nulla della trama.

La prima cosa che abbiamo notato durante la presentazione è la maggior libertà di movimento concessa al giocatore, seppur all’interno di comparti stagni. La sensazione del corridoio è quasi sparita, anche se il plot narrativo non potrà mai discostarsi dalla corrente concepita a monte dagli sceneggiatori. Comunque sia, molte zone saranno liberamente esplorabili e concederanno a chi tiene in mano il joypad la possibilità di affrontare una situazione in modo diverso a seconda della strada imboccata. Ecco, quindi, che un boss potrà essere fronteggiato direttamente, oppure temporaneamente aggirato per ottenere in seguito dei bonus in attacco, magari sfruttando il premio di una sottoquest. Anche i dialoghi restituiscono la sensazione che Square abbia voluto concedere maggior respiro al giocatore. Oltre al fatto di avere – finalmente! – tutti i testi doppiati (anche quelli più inutili), potrà capitare di trovarsi di fronte a scelte multiple di conversazione. Nulla di trascendentale e che non si sia già visto in altri ennemila titoli, per carità… ma almeno qui sembra avere un certo senso, e concede un punto aggiuntivo alla percezione di libertà che tanto mancava al predecessore.

Come già detto, una delle cose che abbiamo apprezzato maggiormente in Final Fantasy XIII era il sistema di combattimento, che – alla prova dei fatti – è risultato snello e profondo, soprattutto in relazione alle classi disponibili per i personaggi. In Final Fantasy XIII-2 l’intera impalcatura è rimasta inalterata, seppur impreziosita da un paio di piacevoli novità. Durante gli scontri con i boss, ad esempio, potrà capitare di dover affrontare alcuni Quick Time Event, che porteranno svantaggi e punti danno al nemico se effettuati nel modo corretto, così come problemi aggiuntivi al party in caso di nostro fallimento. Inoltre, sarà possibile richiamare in battaglia alcuni mostri, spendendo cristalli che gli stessi nemici hanno lasciato precedentemente cadere in battaglia. L’approccio al nemico avverrà attraverso una sorta di “raggio di aggro”, entro il quale saremo identificati come ostili. Se riusciremo ad attaccare prima che scada un determinato tempo di allerta allora potremo avvalerci di alcuni bonus in battaglia. In caso contrario, o qualora volessimo evitare lo scontro senza il vantaggio dell’iniziativa, sarà sufficiente uscire dalla zona di allarme del nemico e tentare un approccio diverso.

Infine, a grande richiesta, fanno il loro ritorno i simpatici moguri. Uno, in particolare, farà da pet di supporto e potrà fungere da arma per Serah, oltre ad aiutarla a completare le spettacolari summon che da sempre rappresentano il marchio di fabbrica della serie. Si tratta di un’altra piccolezza, che però, aggiunta alle altre, ci ha lasciato in bocca la sensazione che Final Fantasy XIII-2 potrebbe – almeno in parte – emanciparsi dalle troppe titubanze del suo predecessore.