La pallina rosa di Nintendo si fa in dieci. A colpi di Stilo e touch screen, ecco a voi la recensione di Kirby Mass Attack per Nintendo DS.
È ormai chiaro che l’epoca del Nintendo DS è al crepuscolo. Il testimone sta passando progressivamente al successore, il 3DS, con una potenza maggiore, più opzioni e il treddì, che piaccia o meno. Ma la casa di Kyoto qualche asso ancora lo nascondeva nella manica, e se pure i giochi più attesi restano capolavori del calibro di Super Mario 3D Land e Mario Kart 7, se ne esce ora a sorpresa un amore di gioco con la palletta rosa protagonista. E, per l’occasione, il nostro bel Kirby si fa in dieci, come se già uno da solo non bastasse a conquistare il nostro cuore. Ma più che di una moltiplicazione di eroi, qui si tratta di una divisione… sì, perché il malvagio (e un po’ folle) Necrodeus scinde Kirby in dieci piccole parti, forse nel disperato tentativo di indebolire il nostro gommoso protagonista. Eccoci quindi a guidare non uno, ma dieci pallette in giro per il Dreamland a caccia di mostri assortiti e del pazzo Necrodeus.
L’aspetto è quello di un classico platform kirbyano bidimensionale, ma tenete presente che il sistema di controllo è ripreso da Kirby e l’Oscuro Disegno. In soldoni, ciò significa che bisogna scordarsi di croce direzionale e pulsanti vari, perché il piccolo esercito si controlla con rapidi e precisi colpi di stilo. E già che ci sono, debbo rendervi edotti di come Kirby abbia perso il suo caratteristico potere “aspiratutto” e non può quindi inglobare oggetti e nemici: quella che abbiamo di fronte è una sfida da completare con pennino alla mano, tenendo presente che la giocabilità – lungi dal risentirne – raggiunge nuove vette. Meglio ancora, torna dalle mirabili parti dell’Oscuro Disegno, e a guadagnarci è ancora una volta il giocatore. Vero è che l’avventura si apre con un singolo Kirby, piccino picciò. Ed è meglio così, perché si apprende in tutta calma come muovere il kirbyno e fargli compiere tutte le manovre che serviranno da lì in poi. Muoversi, saltare, combattere, planare… con qualche tratto di stilo ben piazzato non solo tutto è possibile, ma persino rapido e intuitivo, anche quando si tratta di combattere mostri grandi, grossi e cattivi. Per fortuna, ogni kirbyno può permettersi di accusare un colpo (diventando blu); il secondo colpo fa spuntare delle alucce al Kyrby di turno e lo manderebbe in cielo, sempre che qualche compagno non riesca ad acchiapparlo al volo prima che ciò accada. Non tragga in inganno il fatto che perdere un Kirby sia un’eventualità abbastanza remota e che non sia richiesta precisione millimetrica nei movimenti: Mass Attack non è un episodio all’acqua di rose, ma un concentrato di sublime gameplay che funziona con regole tutte sue, da conquistare un Kirby alla volta.
Mano a mano che il nostro solitario eroe si pappa vari frutti, ecco che comincia a moltiplicarsi in vari esemplari, fino al tetto massimo di dieci gommose creature, capaci di qualsiasi impresa. Con il crescere dell’esercito, sempre più manovre ardite diventano possibili. Ecco allora che si può dividere il gruppo per assolvere compiti separati, come combattere un avversario e contestualmente raccogliere un frutto, oppure si mandano unità diverse su sentieri alternativi per raccogliere tutto ciò che ha da offrire la Terra dei Sogni. In particolare, è bene setacciare ogni angolo alla ricerca dei frutti per ingrossare le fila dei Kirby e delle medaglie nascoste, vera e propria delizia per il completista che è dentro di noi. E se il mero desiderio di collezionare medaglie non fosse sufficiente, sappiate che a tappe prestabilite si sbloccano tutta una serie di mini giochi assai gustosi. Con solo cinque medaglie si sblocca una specie di “schiaccia la talpa”, a quindici ecco un flipper con un pallina rosa tutta gommosa, con trenta c’è uno sparatutto a scorrimento verticale… e in mezzo, tante altre diavolerie tutte kirbose, confezionate apposta per la nostra gioia. Ma il vero punto di forza dell’intera esperienza è offerto da una varietà incredibile di situazioni, di piccoli enigmi, di livelli coloratissimi che si prestano a sessioni divertenti e molto dinamiche. Insomma, Kirby colpisce ancora nel segno: sia da solo, sia diviso in dieci, resta sempre un campione di spensieratezza travolgente.