Mario Party 9

È giorno di festa nel Regno dei Funghi! Il tiro di dado decisivo nella nostra recensione di Mario Party 9 per Nintendo Wii.

Lanci un dado e ti metti a pregare. Preghi che venga fuori un numero più alto del tre, così da arrivare per direttissima a quel mucchietto di Ministelle che hai adocchiato ormai due turni fa. Sono loro, le Ministelle, il bene più prezioso sui tabelloni di Mario Party 9. Questo anche perché sono sparite le care, vecchie monetine dorate. Ai semplici curiosi questa potrebbe sembrare una notizia da niente. In realtà è invece una delle tante e significative novità di questo nuovo episodio dell’epopea festaiola di Mario & Soci, uscito poc’anzi su Nintendo Wii e – con ogni buona probabilità – l’ultimo su questa piattaforma, nell’attesa di capire cosa sarà della serie quando Wii U sarà diventata una realtà commerciale.

SIETE TUTTI INVITATI
Mario Party 9, che arriva a quasi cinque anni di distanza da Mario Party 8 (un Mario Party nemmeno riuscitissimo, questo, ma che ha comunque venduto qualcosa come nove milioni di copie), è sicuramente uno degli episodi più originali della serie. Lo si capisce fin da subito, ancor prima di iniziare a giocare. Basta infatti avviare la modalità Party dalla schermata principale per ritrovarsi un po’ spiazzati. Dopo aver scelto il nostro personaggio Nintendo preferito, e dopo aver selezionato un tabellone tra i cinque inizialmente disponibili, ci si ritrova a bordo di un mezzo di trasporto più o meno canonico (da una barca a una macchinina, passando per un tappeto volante…) in compagnia di uno, due o tre altri “eroi” come Wario, Luigi, Peach e Daisy. Si tratta di una novità decisamente spiazzante perché siamo stati abituati a esplorare i tabelloni di Mario Party per conto nostro, andando avanti e indietro a botte di dadi. Questa volta, invece, tutti i concorrenti viaggiano assieme in allegra compagnia, come quando si va in gita scolastica, facendosi scherzi a ripetizione e cantando canzoncine sconce. C’è da dire, però, che ci si alterna al volante (o al timone, o a quel che è) turno dopo turno. E, solitamente, è chi sta al volante a portarsi a casa i bonus, a decidere la direzione di marcia quando il percorso su un tabellone si biforca e, ancora, a intascarsi le Ministelle. Quelle Ministelle di cui si è accennato in apertura.

C’è già profumo di estate con Mario Party 9.

MINIGIOCHI, MEDIOGIOCHI, VIDEOGIOCHI
Ci vuole poco per intuire quanto sia importante “guidare” con astuzia in Mario Party 9. I tabelloni sono pieni di bivi che portano a bonus, malus e amenità simili. Prendere una strada piuttosto che un’altra può portare i propri rivali a muoversi su terreni accidendati, pieni zeppi di inghippi, imprevisti e meschinità del genere. Poi, ovvio, guidare con il cervello acceso per mettere a punto delle microstrategie non è che basti. Per vincere, come da tradizione, bisogna anche essere assistiti dalla dea bendata e, ancora, trionfare nei numerosissimi minigiochi, circa un’ottantina, che da sempre sono la testata d’angolo su cui si fonda il gameplay della serie. Sebbene non ce ne sia nemmeno uno veramente sorprendente – anche perché il telecomando Wii “liscio” (senza Wii MotionPlus) come sistema di controllo è stato ormai spremuto come un limone – i minigiochi di Mario Party 9 sono per lo più ben pensati, spassosi e appassionanti. Non tutti, certo, ma quasi.

Ce ne sono tanti basati sull’abilità con il joypad, tra risse in stile Smash Bros. e giochi di piattaforme in miniatura. Ce ne sono tanti altri che richiedono invece solo e soltanto i favori e l’assistenza della fortuna. Forse sono pure troppi, questi ultimi, ma è anche vero che il caso e il destino hanno sempre giocato un ruolo importantissimo nei vari episodi di questa serie. Si potrebbe dire che è quasi una questione di tradizione, arrivati al nono episodio. Una tradizione che vuole le feste organizzate da Nintendo come le più riuscite in assoluto, nel mondo dei videogiochi. E che, nemmeno a dirlo, non viene certo interrotta con questo nuovo Mario Party, che riesce a divertire più (e meglio) di quanto abbia fatto il capitolo che lo ha preceduto.