Mario e i suoi amici si danno all’arte del tennis su Nintendo 3DS. La nostra recensione vi aiuta ad andare a rete in tutta sicurezza.
Mario vanta un rovescio che nemmeno Federer. E che dire del dritto di Wario? Una roba da far invidia a Djokovic. E non fatemi nemmeno accennare ai lungolinea di Yoshi, che sono di una precisione chirurgica. Quando la combriccola Nintendo si ritrova per un torneo di tennis, nonostante l’atmosfera allegra e spensierata, l’aria tende a farsi elettrica. Antiche simpatie vengono messe da parte e lasciano spazio a un furibondo spirito competitivo, mentre chi già non si sopportava in passato viene colto da veri e propri raptus agonistici.
CON I PIEDI (O LE ZAMPE) IN CAMPO
Lo si capisce dopo qualcosa tipo trenta secondi che questo nuovo Mario Tennis è in realtà il solito buon vecchio Mario Tennis. E, quindi, un simulatore per modo di dire. Lo si capisce guardando agli improbabili tennisti chiamati a sfidarsi. Mario con i suoi baffoni e la sua pancetta. Peach con il suo completino rosa confetto. Wario con tutta la sua prepotenza. Donkey Kong con il suo cravattino rosso. E così via. E poi ci sono i tornei, che non sono certo Wimbledon e il Roland Garros. I tornei riservati ai giocatori solitari sono infatti battezzati con nomi nintendosi. L’Open Mondiale è fatto di quattro tornei, ovvero Fungo, Fiore, Banana e Campioni. Nel programma dell’Open delle Star, invece, trovano spazio i trofei Fungo 1-Up, Fiore Ghiaccio, Guscio e Finale. Cambiano i nomi, ma si giocano un po’ tutti alla stessa maniera. E, disgraziatamente, si vincono senza troppi problemi. Anzi. Una volta metabolizzata la meccanica di gioco, ancor prima che il semplicissimo sistema di controllo, arrivare alla finalissima è una mezza passeggiata.
UN COLPO FORTUNATO?
La meccanica di gioco è estremamente classica. Anche perché, alla fin fine, ogni gioco di tennis è figlio di Pong. E, quindi, di uno dei videogiochi che hanno provocato il Big Bang. Eppure quelli di Camelot, che hanno sviluppato questo Mario Tennis per conto di Nintendo, sono comunque riusciti a ritoccare il meccanismo di base. E con una trovata niente male, tra l’altro, ovvero i Tiri Fortunati. Nel corso degli scambi, di tanto in tanto, appaiono sul campo delle aree colorate dette “Aree Colpo di Fortuna”. In pratica, posizionandosi velocemente su una di queste zone, è possibile esibirsi in colpi di una (pre)potenza devastante. Attenzione, però: per bombardare l’avversario bisogna utilizzare il colpo giusto. E il colpo giusto è quello associato al colore dell’area fortunata. Se la zona è rossa, allora bisogna affondare il top spin (pulsante A). Se è azzurra, lo slice (pulsante B). Se è viola, il colpo di piatto (pulsante Y). Se è gialla, il pallonetto (A seguito da B). Se è grigia, infine, è opportuno andare di smorzata (B seguito da A). L’idea delle zone fortunate e dei colpi fortunati dona a Mario Tennis Open una profondità strategica eccezionale. Una profondità strategica che rende le sfide in multiplayer cattive, intense e sfibranti. A tratti sembra quasi di giocare a una sorta di rhythm game tipo il diabolico Simon, solo in versione tennistica. Ed è un bel giocare.
I minigochi spezzano un po’ il ritmo e fanno tanta festa.
ARRIVANO I Mii!
La modalità multiplayer è incentrata non tanto sui tennisti fungosi, ossia su Mario e sui suoi micologici compari, ma sui Mii. I Mii, infatti, possono essere mandati in campo e, soprattutto, possono essere profondamente personalizzati con dei pezzi d’equipaggiamento decisamente stravaganti. Racchette di Peach e di Categnaccio, magliette di Waluigi o di Yoshi Azzurro, polsini di Kamek o Blocco POW, scarpette di Martelkoopa o di Pallottolo Bill… non manca proprio niente. E ogni racchetta, ogni maglietta, ogni accessorio si porta dietro delle caratteristiche speciali a livello di potenza, velocità, battuta e così via. Tutta roba da sbloccare giocando e rigiocando i Tornei e i quattro minigiochi, ovvero i soliti “tiri al bersagli” (tra)vestiti a festa.
Per rendersi conto di quanto sia divertente Mario Tennis Open in multiplayer serve poco, tra l’altro. Visto che in locale si può giocare in Game Sharing, infatti, bastano uno, due o tre amici con i loro 3DS. E una sola copia del gioco. Che è la stessa che serve per giocare online delle partite velocissime (tie-break e set da due giochi) con l’obiettivo ultimo di scalare la classifica europea. Online il gioco funziona bene, almeno al momento, anche se non mancano dei match rovinati da un filo di lag. Per avere un ulteriore feedback a questo proposito vi consiglio di tener d’occhio il thread ufficiale sul forum dedicato al gioco!. Dove, tra l’altro, troverete anche i Codici Amico di nuovi avversari da battere a suon di smash, lungolinea e, ovvio… tiri fortunati.