Real Warfare II: Le Crociate del Nord

La succosa recensione del nuovo strategico di FX Interactive ambientato nello spietato mondo delle Crociate, tutta per i vostri occhi.

Forse non avranno come testimonial Orlando Bloom, ma le Crociate del Nord meritano tanta attenzione quanto quelle in Terra Santa: questo sembrano volerci dire FX Interactive e Unicorn Games, pronte a portare sui nostri schermi gli scontri fra cavalieri teutonici e popolazioni pagane nelle lande innevate del Baltico, intorno al tredicesimo secolo. Real Warfare II: Le Crociate del Nord è l’erede di una saga di strategici in tempo reale, sulla falsariga di Total War, non particolarmente nota ma comunque interessante. Il nuovo titolo, però, si distanzia dai predecessori, che offrivano solo campagne lineari, traendo ispirazione da Mount and Blade: ci troveremo di fronte, infatti, a una mappa strategica liberamente percorribile, piena zeppa di città, villaggi e castelli, politicamente divisa fra Ordine Teutonico, Polonia, Sacro Romano Impero, nazioni scandinave e pagani. I nostri panni saranno quelli di un capitano teutonico dal passato misterioso, pronto a sostenere i confratelli nell’allegro genocidio di chi venera le divinità sbagliate.

Se Mount and Blade ci poneva al comando di una banda armata composta da soldati individuali, Real Warfare II garantisce un vero e proprio esercito. Certo, inizialmente non potremo contare sull’equivalente medievale dei Navy SEALS: piuttosto, ai nostri ordini ci sarà un’accozzaglia di contadini male in arnese, oltre alla sparuta guardia del capitano stesso. Compiendo missioni, crescendo in esperienza e accumulando bottino, potremo potenziare tanto le abilità del comandante, ottenendo, fra le altre cose, bonus al morale oppure una riduzione delle perdite, quanto l’esercito stesso, nonché ingaggiare nuovi reggimenti. La scelta non è ampia, ma copre tutti i ruoli tattici: spadaccini, tiratori, cavalieri e compagnia cantante. Particolarmente interessante è il fatto che il titolo affianchi una serie di ventisei missioni predeterminate all’esplorazione libera della mappa. In realtà non c’è moltissimo da fare, a parte assalire briganti e carovane mercantili, oppure commerciare a nostra volta per rimpinguare il tesoro dell’armata: resta comunque piacevole la possibilità di spezzare il ritmo, o accumulare esperienza ai fini di rendere meno ostica la battaglia successiva.

Le grandi città contano. Danzica è una di queste.

Quando ci si trova ad affrontare le truppe nemiche, la visuale trasla sul campo: ciò che ne risulta non è molto diverso, almeno a prima vista, da Medieval II: Total War. In realtà, la serie Real Warfare si distingue per una maggiore attenzione al realismo e per un ritmo più ragionato. Basterà spostare il cursore su una truppa per leggere una lunga serie di statistiche riguardanti armamento, condizioni e morale: la grande capacità informativa dell’interfaccia rende molto chiare le meccaniche, così che sapremo sempre cosa accade sul campo di battaglia. Grande importanza è riservata al terreno e al posizionamento, dal momento che la semplice minaccia di una carica nemica sul fianco può fiaccare lo spirito degli uomini. Contribuisce alla sfida tattica anche un’intelligenza artificiale magari non eccelsa, ma capace di sfruttare con efficacia le condizioni fortemente scriptate delle battaglie. Gradita anche l’aggiunta degli assedi e delle relative macchine, come catapulte e arieti: in questa sede, però, si acuiscono i due problemi principali del gioco, cioè un pathfinding discutibile e la tendenza al lag anche su PC di buon livello. Qualora lo scontro tattico rappresentasse il vostro unico interesse, Real Warfare II offre una modalità multiplayer e una di schermaglia rapida, oltre a un generatore di mappe casuali. Tecnicamente, il titolo di Unicorn si mantiene su livelli discreti: alcune texture sono slavate e le animazioni, soprattutto quelle dei combattimenti, non esaltano, ma l’impatto complessivo resta gradevole. Nella media anche musiche ed effetti sonori.

Real Warfare II: Le Crociate del Nord arriva sui nostri scaffali completamente tradotto in lingua italiana per quanto riguarda testo a schermo, voci e manualistica. Nell’edizione FX, venduta a 19.95€, è incluso anche un precedente titolo firmato Unicorn, XIII Secolo: si tratta di un gioco molto simile dal punto di vista tattico, ma che non offre una modalità “sandbox”. Tutto sommato, un’offerta che vale di certo il prezzo del biglietto.