Il fallimento di 38 Studios, visto dalla moglie di un ex dipendente

Mentre 38 Studios affonda miserevolmente nei debiti, la moglie di un ex dipendente racconta il suo punto di vista sugli ultimi giorni dello studio di Curt Shilling.

In questi giorni Gamasutra ha pubblicato una lettera ricevuta dalla moglie di un ex dipendente di 38 Studios, lo studio di sviluppo recentemente fallito per colpa di una combinazione di cattiva gestione e mancanza di soldi.

In questa lettera la donna racconta la sua esperienza, e quella di suo marito, durante le ultime settimane dello studio, prima della crisi e del successivo fallimento di 38 Studios.

Trattandosi di un documento interessante, vi proponiamo la traduzione integrale per favorire una maggiore diffusione del messaggio:

Voglio raccontarvi un altro aspetto della storia, anche se non imparziale. Ve lo racconto per due motivi.
Il primo è per aumentare la consapevolezza e l’aiuto per tutte le famiglie degli impiegati coinvolti. La seconda è per far sì che gli altri sappiano cosa fanno le compagnie.

Non sono un’impiegata di 38 Studios, una grande star del baseball (che potrebbe o non potrebbe essersi fidata della gente sbagliata), o qualche politico che cerca di affermare la propria posizione, ma sono comunque molto coinvolta e colpita da questo disastro, come moglie e madre, che ha dovuto spostare le persone più importanti della sua vita in un nuovo stato. Sapevo che il Rhode Island sarebbe stato diverso, ma speravamo che sarebbe stata un’avventura e, forse anche una nuova casa.

Ci siamo spostati nel Rhode Island alla fine di Dicembre 2011. Abbiamo aperto i regali il giorno di Natale, smontato l’albero il 26 e abbiamo cominciato a impacchettare e caricare i camion del trasloco il 28, tutto perchè mio marito è stato assunto da 38 Studios, con la richiesta di cominciare il lavoro il prima possibile.
Abbiamo passato un mese vivendo in una stanza d’albergo, cercando ogni giorno una casa da affittare. I nostri figli non potevano tornare a scuola e non potevano cominciare una nuova vita finchè non avessimo trovato un posto in cui stabilirci. Alla fine abbiamo trovato un posto dove vivere, abbiamo pagato la caparra, le bollette, ecc. e ci siamo trasferiti. Abbiamo iscritto i nostri tre figli in tre scuole diverse, perchè abbiamo un figlio alle elementari, uno alle medie e uno alle superiori. Infine abbiamo ricevuto le nostre cose e cominciato a vivere di nuovo. É sempre difficile spostarsi e questo è stato il nostro secondo grosso trasloco ma, alla fine, siamo arrivati al punto dove potevamo ricostruire il nostro sistema di supporto ed eravamo veramente pronti per ricominciare.

Mio marito ha lavorato nel mondo videoludico per molto tempo. Ha passato gran parte della sua vita lavorando in questo settore ed è più che pronto per affrontare i problemi che ne derivano. Di solito viene assunto quando i titoli sono quasi pronti o hanno bisogno di qualcuno con l’esperienza necessaria per coordinare più gruppi e riuscire a consegnare entro la data prevista.

Per la prima settimana in cui ha lavorato per 38 Studios [mio marito] era preoccupato dei diversi team e della loro abilità di lavorare insieme. Nella settimana successiva ha discusso con più di un dirigente, incoraggiandoli a fare cambiamenti o affrontare un problema con la data di pubblicazione. La compagnia non era pronta per adeguarsi alle conseguenze del lavoro per il quale mio marito era stato assunto, per questo gli hanno affidato altri progetti.

Ovviamente, nelle settimane successive la nostra famiglia ha avuto sempre meno fiducia in cosa gli veniva detto. Non abbiamo avuto l’occasione di apprezzare 38 Studios o Curt Shilling [co-fondatore ed ex giocatore di baseball professionista]. Abbiamo solo visto la valanga di sbagli e il fallimento successivo. Non l’avevamo previsto e non pensavamo che, nel 2012, una compagnia potesse riuscire a trattare in questo modo i suoi dipendenti. Dovrebbero esserci delle leggi o degli ammortizzatori di qualche tipo… giusto?

Ora, il 15 Maggio mi sono seduta per pagare le bollette e, controllando il nostro estratto conto, ho notato che non avevamo ricevuto il nostro bonifico da 38 Studios. Ho chiamato mio marito e gli ho schiesto di controllare una volta arrivato a lavoro. Quando tornò a casa quella notte mi disse che era dovuto rimanere per una riunione alle 5, per scoprire che [la compagnia] non aveva fatto le buste paga. Non era contento di questo, ma disse che gli era stata promessa una soluzione entro il giorno dopo.

Il giorno successivo iniziò alle 7.30 del mattino e finì alle 7 di sera. Ci sono volute 10 ore e mezza per scoprire che non erano ancora in grado di pagarlo e che non avevano ancora risposte. Dal 16 al 21 Maggio, mio marito è andato giorno dopo giorno, con la promessa che lo avrebbero pagato, ma ogni volta tornava a casa a mani vuote, dopo riunioni e altre promesse. Il giorno più lungo é durato 12 ore e ogni giorno spendevamo più soldi in benzina, perdendo un po’ di speranza ogni volta. In questo periodo dovevamo anche cercare di evitare che i nostri figli si preoccupassero, mentre ogni giorno speravano di poter dare un’occhiata al proprio papà prima di andare a dormire.

Dal 22 in poi eravamo veramente spaventato e ci sentivamo presi in giro, mio marito ha deciso di cominciare a lavorare da casa per risparmiare i soldi della benzina, come hanno fatto anche altri dello studio. Più volte abbiamo pensato semplicemente di mollare tutto e andarcene, ma non l’abbiamo fatto. Per una ragione su tutte. Se avessimo lasciato la compagnia saremmo diventati responsabili dei costi del trasferimento in Rhode Island di cinque mesi fa e non avevamo abbastanza fondi per pagarli, senza stipendi. Dal 22 al 24 Maggio mio marito ha lavorato da casa, cercando di trovare un’idea per salvare la situazione e trovare i soldi per salvare 38 Studios. Un altro brutto colpo è arrivato il 22 Maggio, quando una delle mogli di un dipendente stava facendo un esame per la sua gravidanza e gli è stato detto la sua compagnia assicurativa avrebbe sospeso la copertura sanitaria a mezzanotte del 24 Maggio. Quando confrontata con questo problema, 38 Studios ha ammesso che ne erano a conoscenza già dal 21 Maggio e che, a causa di mancati pagamenti per diversi mesi, l’assicurazione sarebbe stata cancellata dal 24 Maggio.

Ancora una volta, la compagnia era a conoscenza del problema e ha scelto di non dirci niente o di avvisarci in qualche modo. Il 24 Maggio mio marito è stato ufficialmente licenziato, dopo sei mesi di benzina sprecata, nessuno stipendio ricevuto per tutto Maggio (dall’1 al 24), nessuna assicurazione, pochissime possibilità di riuscire a ottenere gli arretrati perchè lo stato di Rhode Island sarebbe stato pagato per primo dalla vendita di tutti gli asset e, come ultima beffa, ha dovuto guidare un’ultima volta fino al posto di lavoro per raccogliere le sue cose e presenziare a un meeting per i sussidi di disoccupazione.

Ok, ora è tempo di leccarci le ferite, saltare di nuovo in sella e cercarci un nuovo lavoro. Almeno abbiamo una casa e non dobbiamo pagare i costi del trasloco secondo il nostro Chief Operating Officer. Sbagliato!
L’1 Giugno abbiamo ricevuto una lettera dalla Atlas Van Lines, con un avviso con scadenza in 10 giorni, che ci intimava di pagare una grossa cifra arretrata per il nostro trasloco. Un trasloco avvenut
o sei mesi fa. Nessuno ci aveva avvisato finora e ora riceviamo una bolletta con scadenza in 10 giorni. Perchè ora? Non hanno avuto 6 mesi per chiedere il pagamento? La compagnia non aveva detto che ci avrebbero esulato da questo contratto, dopo il fallimento? Non potevano dirci niente, prima che finissimo sul lastrico, con gli ultimi risparmi spesi per dar da mangiare ai nostri figli? Dopotutto, un avviso su questo argomento avrebbe potuto metterci in allarme su un problema di 38 Studios prima che arrivassimo a questo punto. Ebbene in una pagina delle 45 che compongono il contratto che abbiamo firmato c’era scritto, in caratteri piccoli, che sarebbe stata nostra responsabilità pagare, in caso la compagnia non ce la facesse. Non so se la maggior parte delle persone è consapevole, ma spostarsi da una costa all’altra con tre ragazzi, un cane e un gatto è un po’ stressante e, ovviamente, questo documento ci è stato presentato il giorno in cui hanno portato le nostre cose nel Rhode Island, praticamente in pieno chaos.

Così se ne vanno i nostri risparmi, nonostante cerchiamo ancora di rimanere e pagare le tasse senza alcun introito. Non abbiamo alcun reddito, nessun tempo per prepararci e non permetterò che i miei figli muoiano di fame per un trasloco che non ha funzionato. Perchè Atlas non è stata pagata da 38 Studios? Ci è stato detto, da un rappresentante di Atlas, che avevano un rapporto di lavoro speciale con Curt Schilling, per questo hanno cercato di lavorare con lui. Sarebbe stato meglio avere almeno 30 giorni, o anche sei mesi, per pagare questa bolletta.

Sembro arrabbiata? Certo che lo sono! Ho fatto un viaggio e adesso sono costretta a prendere un sussidio dal governo per la prima volta nella mia vita. A chi devo indirizzare la mia rabbia? A nessuno! I responsabili non sono qui per parlare o pagare le conseguenze delle proprie azioni. A volte penso che Curt Schilling si è fidato delle persone sbagliate, ma almeno anche lui dovrà avere a che fare con questo pasticcio.
Altre volte, invece, sono arrabbiata e penso che Curt Schilling è un uomo intelligente e avrebbe dovuto fare meglio!

Dove andremo adesso e cosa faremo? Non ne ho idea e sto solo cercando di dare da mangiare alla mia famiglia e amarli, e spero che l’ennesimo trasloco non romperà definitivamente la fiducia dei miei figli in noi, o che non li ferisca troppo. Penso che ci sarebbe piaciuto il Rhode Island. Penso a tutte le persone di supporto e alle facce amiche, e a quanta gentilezza questi sconosciuti ci hanno offerto da quando è successo tutto ciò. Probabilmente presto ce ne andremo da questo stato, lavorando e pagando le tasse da qualche altra parte. É un peccato che alcuni politici non possano fare a meno della necessità di affermare la propria posizione contraria a 38 Studios e di sostenere che lo studio avrebbe danneggiato lo stato in futuro. Dico io, dato che 38 Studios ormai era lì, qualsiasi cosa avessero potuto fare per salvarlo avrebbe solo fatto il bene del Rhode Island. Per come stanno le cose adesso, ci sono circa 300 persone di talento che si stanno disperdendo per tutto il Paese e fuori dal Rhode Island. Abbiamo un palazzo vuoto senza giochi da vendere e un mucchio di strumenti che, probabilmente, non riusciranno mai a ripagare i debiti. La cosa peggiore è che tante brave persone del Rhode Island non potranno beneficiare dal potenziamento dell’economia [che spesso deriva dallo stabilimento di uno sviluppatore videoludico, basti pensare alla zona di Montreal, ndNeo].

Mio marito sta avendo colloqui di lavoro ogni giorno, grazie a una stupefacente industria che sta cercando di riparare quello che è successo. É un uomo di grande talento, che si sente in un certo senso responsabile per aver portato la nostra famiglia in questo scompiglio e vorrebbe aver potuto salvare questa compagnia e tutti i posti di lavoro di 38 Studios. Sta cercando di apprendere le lezioni che può e andare avanti.

Io? Io rimprovero una compagnia chiamata 38 Studios e tutti i suoi dirigenti per aver fatto traslocare così tante famiglie sapendo che non sarebbero riusciti a pagare le fatture, non sarebbero riusciti a rispettare le date e stavano finendo i soldi. Imparate questa lezione dalle nostre lotte, affinchè non dobbiate mai sperimentarle di persona. Proteggete voi stessi e le vostre famiglie in tutti i modi possibili, leggete le parti scritte in piccolo e capite che non importa quanto sia grande la compagnia, se finiscono i soldi c’è molto ci sono veramente poche possibilità di ottenere quello che ti è dovuto.