Uno dei cartoni animati più irriverenti della storia sta per essere tradotto in un RPG. Sembra una follia, eppure funziona!
Da grande fan storico di questa serie, che ormai viaggia sui palinsesti di mezzo mondo da quasi quindici anni, ho sempre desiderato un gioco in grado di replicare tutta lo spirito delirante del cartoon originale. Fino a oggi però sono usciti solo titoli parecchio edulcorati che, pur sfruttando l’immagine di alcuni dei personaggi più amati (Eric Cartman su tutti), non sono mai riusciti a rendere in maniera efficace la cattiveria, la sagacia e il cinismo della geniale saga inventata da Matt Stone e Trey Parker.
A breve però le cose potrebbero cambiare, perché invece dell’ennesimo giochetto su licenza, THQ ha pensato bene di coinvolgere direttamente gli autori appena citati, che hanno scritto e curato quasi ogni aspetto, specialmente per quanto concerne la storia e le micidiali battute. L’intenzione, infatti, è quella di sviluppare un qualcosa che sia quanto più vicino possibile a un’autentica puntata di South Park, senza censure, senza tagli e in grado di soddisfare finalmente le aspettative degli appassionati. Un compito non facile, ma, da quello che ho potuto vedere, decisamente ben svolto dai ragazzi di Obsidian.
L’avversione di Cartman per gli hippy è cosa nota.
Mi ha davvero meravigliato soprattutto perché non stiamo parlando di un action game o più in generale di qualcosa risolvibile in poche ore di gioco. The Stick of Truth, questo il sottotitolo prescelto, sarà infatti un autentico gioco di ruolo, con la sua bella dose di esplorazione e combattimenti a turni.
La cittadina di South Park e relativi dintorni saranno completamente esplorabili, quindi potremo muoverci in ambienti familiari come la strada principale (quella con Tom’s Rhinoplasty), la scuola, le fogne dove vive Mr. Hanky (e non vi devo certo dire chi è…), il cimitero e probabilmente anche il mitico ospedale di Hells Pass. Non solo, buona parte dei personaggi (esclusi ovviamente quelli famosi, per motivi di copyright) visti nella numerosissime puntate, avrà il proprio ruolo all’interno del gioco. Potrebbero essere NPC (come Garrison o Mackey) o vere e proprie “summon” da utilizzare durante gli scontri. Non a caso è stata confermata la presenza di Gesù, con tanto di mitra, dell’orso dedito al satanismo partorito dalla fantasia di Cartman e del Sig. Maso, che elimina i nemici infilandoseli… va beh, se avete visto la celebre puntata con Paris Hilton, potete immaginare. Questo però dovrebbe farvi capire che la satira spietata di South Park non è stata in alcun modo limitata (anche in tema religioso), cosa che di certo obbligherà a un PEGI 18 fisso, con tanto di polemiche assortite al seguito.
La storia sembra anch’essa piuttosto interessante, specialmente perché si è scelto di far interpretare al giocatore il ruolo del “nuovo bambino” arrivato in città. Dovendo cercare nuovi amici ed essendo stato allontanato da casa dai genitori (intenzionati a “testare” il nuovo letto…), finirà per bussare a casa di Eric Cartman, alle prese come al solito con una delle sue deliranti imprese. Costruito una sorta di accampamento nel giardino, sostiene di essere a capo di un gruppo di combattenti fantasy stile Dungeons & Dragons. La scenetta è già di per sé piuttosto spassosa, ma il momento in cui ci viene chiesto di scegliere un nome di battaglia lo è ancora di più: qualsiasi cosa digiteremo sarà infatti mortificata da Cartman, che insisterà a chiamarci douchebag, non proprio un vezzeggiativo simpatico.
Da lì a poco seguirà l’assalto all’improbabile accampamento da parte di un gruppo di ragazzini, che dovremo sistemare in modo da dimostrare il nostro valore. Purtroppo nel concitato scontro verrà trafugato il prezioso “Bastone della Verità” che dà il titolo al gioco, cosa che manderà su tutte le furie il caro Eric… questo sarà solo l’inizio delle nostre avventure, perché a quanto sembra South Park dovrà affrontare la sua più grande crisi dopo l’invasione degli accattoni e la furia di Barbra Streisand. Un gruppo di vampiri sta infatti terrorizzando la tranquilla cittadina del Colorado e questa volta Kyle, Stan, Kenny, Butters, Eric e voi stessi, nel ruolo del “bambino nuovo”, condurranno una lunga e impegnativa battaglia per rispedire i succhiasangue all’altro mondo.
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In merito al gameplay vero e proprio, non ho purtroppo avuto modo di mettere le mani su una versione giocabile, anche se gli sviluppatori si sono prodigati in una dimostrazione piuttosto interessante, legata a un combattimento all’interno di una chiesa sconsacrata (almeno credo, ma il pentacolo rovesciato all’entrata non lasciava molti dubbi in proposito).
Lo scontro si è svolto esattamente come nel più classico dei giochi di ruolo, con le due “squadre” schierate una contro l’altra e gli attacchi suddivisi a turni per ogni personaggio. Qualcuno ha giustamente detto “sembra un Final Fantasy” e in effetti l’impressione è quella, ma sappiamo che gli autori di South Park sono dei videogiocatori abbastanza accaniti, quindi la cosa non deve meravigliare. Ovviamente a fare la differenza sono le armi (sturalavandini modificati per avvelenare, giocattoli per adulti dal dubbio utilizzo e via discorrendo) e le “magie”, tipo Eric che si abbassa i calzoni e affumica i nemici dando fuoco a un devastante peto. E no, non sto scherzando.
La cosa che più colpisce in realtà è l’aspetto visivo, perché sembra davvero di essere immersi in una puntata del cartoon, cosa sicuramente facilitata dal design, da sempre piuttosto stilizzato (anche se nelle ultime serie la qualità è salita non poco).
Insomma, se amate South Park, questo The Stick of Truth potrebbe davvero diventare uno dei vostri giochi preferiti e soprattutto il miglior titolo di sempre dedicato all’irriverente produzione di Parker e Stone.