La prima piattaforma di cloud gaming cade e si rialza nel giro di 24 ore, ma l’orizzonte è assai fosco.
Dopo che Sony si è “pappata” Gaikai, in molti erano certi che OnLine sarebbe finita fra le grinfie di Microsoft o Apple, invece a quanto pare la società che per prima è arrivata sul mercato con una piattaforma di cloud gaming, naviga in pessime acque.
Nelle ultime ore si è consumato il dramma di questa azienda, con improvvisi tweet dei dipendenti, licenziati da un giorno all’altro e voci sempre più insistenti di un’imminente bancarotta. Alla fine, per rotta di collo, un misterioso compratore (descritto come un giovane capitano d’industria) pare sia arrivato a salvare capra e cavoli, ma molte sono le ombre in merito.
OnLive è arrivata a perdere ben 5 milioni di dollari al mese e il perché presto detto: a fronte di 8000 server disponibili, non si sono mai visti più di 1600 giocatori contemporaneamente. Inoltre nonostante i proclami di ben 2 milioni di utenti registrati, ben pochi di questi hanno poi regolarizzato la loro posizione con un abbonamento, approfittando al massimo del periodo di prova iniziale.