Anteprima – Wolverine: L’Immortale

A cinque mesi dall’uscita del film facciamo il punto su Wolverine: L’Immortale

A parte averlo visto, ora su The Wolverine sappiamo tutto. Compreso il suo bel titolo ufficiale italiano, che non è un accattivante “L’artiglio che uccide”, o un intenso “La bestia selvaggia” (se lasciato nelle mani sbagliate potevamo ritrovarci con questi risultati, ma solitamente i distributori sono molto accorti sui grand brand) ma il tostissimo Wolverine: L’Immortale.

Titolo semplice, lineare e che spiega perfettamente la peculiarità di questo personaggio, uno dei più amati protagonisti dei fumetti in assoluto. Logan (vero nome di Wolverine), è il mutante che ha vissuto cento vite, l’animale furioso che è stato insieme uomo d’onore e macchina da guerra, cavia di esperimenti crudeli che l’hanno privato di ogni ricordo della sua lunghissima vita. Solitario, burbero, ma con un profondo senso della giustizia, quest’eroe con i suoi indistruttibili artigli di adamantio (lega immaginaria uscita dal mondo Marvel) ha scavato un posto nel cuore degli appassionati.

Eppure, il primo film in solitaria, X-Men Le origini: Wolverine, è stato un disastro: pasticciato, confuso, con un ammasso di personaggi buttati lì e una forzatura evidente della trama. Ne sono consapevoli tutti, compreso il protagonista Hugh Jackman, che torna a prestare il suo volto al servizio di una storia radicalmente diversa. Nolan e il suo realismo a tutti i costi applicato alla trilogia di Batman hanno fatto scuola, ed il regista James Mangold, subentrato al fuggiasco Darren Aronofsky, ha applicato questa regola, scegliendo come base di partenza la leggendaria miniserie scritta da Chris Claremont e Frank Miller nel lontano 1982.

Pochi effetti speciali ed emozioni vere, questo il mantra che è stato seguito. La pellicola è sceneggiata da Christopher McQuarrie (regista e sceneggiatore del recente Jack Reacher), probabilmente per aggiungere un tocco noir alla trama, e vedrà Logan impegnato in Giappone, alla ricerca dell’amore della vita, la nobildonna Mariko Yashida. Le sue azioni lo porteranno a combattere con il letale gruppo di ninja chiamato La Mano, assassini senza freni e senza emozioni, mentre una figura del suo passato farà ritorno, risvegliando incubi e visioni.

Tutti gli addetti ai lavori parlano di un film crudo, realistico, dove i poteri e le capacità di Wolverine passano in secondo piano e sono funzionali al racconto, e d’altronde è sufficiente che si rispetti l’anima della miniserie di Miller e Claremont per raggiungere un notevole risultato. Potrebbe essere il primo film del filone sui tormentati X-Men a regalare emozioni, a patto che non si snaturi il personaggio più controverso e apprezzato degli ultimi anni. Lo scopriremo il 26 Luglio 2013, data di uscita internazionale del film.

Emiliano Longobardi