Per Peter Molyneux, Dungeon Keeper praticamente è come un figlio e non deve essere stato facile vederlo massacrato da una release per iOS e Android al limite dello scandaloso. Il titolo infatti è stato completamente snaturato, un free-to-play che di free ha ben poco, considerando che gli utenti vengono messi davanti a tempi di farming allucinanti, evitabili solo con gli immancabili acquisti in-app.
Molyneux ha bollato come ridicole tali limitazioni, che hanno avuto come unico effetto quello di infastidire tanto i vecchi fan della serie, quanto i nuovi arrivati, annichiliti da un gameplay così dipendente dalle micro-transazioni. Come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco ci si è messo il sistema di valutazione sul Play Store di Google: se invece di cinque stelle gli si dà un voto da 1 a 4, per poter giocare si è costretti a compilare un modulo, da inviare poi via mail. Electronic Arts ha giustificato questa scomoda procedura come necessaria per la corretta valutazione del feedback degli utenti.