Dopo l’offensiva di Ubisoft ai danni degli store di key che hanno venduto codici Uplay rubati, la difesa passa a Kinguin, uno dei due siti coinvolti.
Tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, Kinguin ha reso note le cifre dell’operazione: sono oltre 4600 i consumatori coinvolti, la maggior parte dei quali si sono visti revocare da Uplay Far Cry 4 (1051 key) e Assasin’s Creed: Unity (450 key), ma tra i giochi coinvolti troviamo anche Watch Dogs e The Crew. Il sito stima che dovrà effettuare un risarcimento da 148.377 euro.
Secondo Kinguin, il tutto nascerebbe da alcuni grossisti sospetti che operano in Russia: questi rivenditori all’ingrosso avrebbero fornito le key in questione ai venditori al dettagli, tra i quali quelli che operano tramite Kinguin e G2A.com, senza fornire alcuna informazione circa la provenienza dei codici. Kinguin ammette che casi simili si sono verificati diverse volte in passato, ma mai di questa entità e portata, dove migliaia di giocatori si sono visti revocare i giochi dalle proprie librerie Uplay.
A questo punto verrebbe da chiedersi perché non siano stati effettuati dei controlli su questi grossisti russi, ma su questo punto Kinguin non si esprime, invitando i irivenditori che operano su Kinguin a prestare più attenzione alle fonti di approvvigionamento.