Il mondo del videogioco a volte si prende troppo sul serio (ci sta, visti i milioni di dollari spesso in ballo) ma ogni tanto possiamo tirare una boccata d’ossigeno che ci permette di ricordare perché amiamo tanto questo medium: grazie a Sam Lake di Remedy ci viene offerto un nuovo sguardo all’ultimo titolo della software house, il controverso Quantum Break, che ci fa capire come realizzare un videogioco sia davvero molto complicato, anche se a tratti esilarante.
Con una serie di glitch, bloopers e altre clip di cui forse è meglio non sapere la provenienza, il volto di Max Payne (quello originale) apre una campagna di recruit a cui chiunque dotato delle skill necessarie dovrebbe aderire. Che ne pensate?
