Monster Hunter: World si è sicuramente rivelato uno dei titoli più ambiziosi ed intriganti di questo primo quarto del 2018. Riportare su dispositivi fissi la leggendaria saga targata CAPCOM ha dato difatti la possibilità di esplorare i limiti tecnici dell’ottava generazione di console e di realizzare una versione in grado di attirare una massa ancor più vasta di giocatori, ma lo sviluppo del titolo non fu altrettanto gioioso.
Nel corso di un’intervista a Dengeki, infatti, Yuya Tokuda e Kaname Fujioka, rispettivamente direttore generale e direttore artistico del team, hanno discusso anche di un nuovo staff, coordinato unicamente nella realizzazione di Monster Hunter: World, il quale dovette nominare i nuovi mostri seguendo una lista di dettagli e accortezze particolari.
Durante l’intervista, per esempio, Tokuda ha specificato che il team ha dovuto utilizzare una gran parte del proprio tempo per trovare una serie interminabili di parole che potessero esprimere le caratteristiche fisiche e comportamentali del mostro interessato. La decisione finale sarebbe spettata ovviamente a Fujioka, che però finiva spesso per comunicare con i team di localizzazione per evitare alcuni strafalcioni.
Tra questi, Tokuda ha voluto evidenziare una lamentela proveniente proprio dall’Italia, che si lamentò del nome affibbiato a Tobikagachi, in quanto -kaga avrebbe potuto generare dei problemi nel Bel paese per un’assonanza alquanto familiare. A quel punto, il team si trovò a riorganizzarsi per trovare un nuovo nome per il mostro, che finì per diventare il Tobikadachi.
Insomma, i problemi di Monster Hunter: World non sono unicamente derivati dal gameplay! E voi, avete apprezzato in maniera particolare il nome di uno dei mostri del nuovo continente? Come sempre, fateci sapere la vostra tra i commenti!