Che sia dovuto da una generalizzazione estrema delle community nei confronti del tanto bastonato free-to-play o da una popolarità sempre crescente tra giocatori di tutte le età, le applicazioni su mobile non detengono più quella forma di rispetto che potevano avere fino a qualche anno fa. Nate tra criticità di ogni tipo e forma, le aziende dedicate a questo substrato del gaming sono andate man mano avanti nella loro strada, comprendendo la vastità dei gusti di ogni giocatore (e dei loro portafogli!) e dando infine vita a creazioni indirizzate – spesso unicamente – al pay-to-win; al mero guadagno, insomma. Non che ci sia nulla di male in questo, anzi, anche perché la formula si è rivelata vincente in casi che escono anche fuori dai classici Clash of Clans o Angry Birds, ma un cambio di rotta così drastico ha anche eliminato le potenzialità di quelle (poche) applicazioni a pagamento che prima potevano uscire vittoriose nelle discariche digitali che sono l’App Store e il Google Play Store. In soldoni, dimenticatevi Oceanhorn e Infinity Blade e date il benvenuto a Pokémon GO. Addirittura, incassare qualche milione in più attraverso il classico pay-to-win è diventato uno stratagemma così comune dall’essere diventato una norma anche su console (vedasi FIFA 18 e Star Wars: Battlefront II). Ormai è difficile che un’azienda riesca ad uscire con un titolo in grado di fronteggiare la qualità tecnica delle console; i rischi son tanti, ma Wargaming.net questo non lo sa. Non ne ha idea perché, in un periodo del genere, ha voluto pubblicare un titolo ambizioso come World of Warships Blitz, che ha dalla sua proprio quel tecnicismo che mancava ormai da anni nel mercato su mobile. Tra Incrociatori, Corazzati, Portaerei e ben altro, senza indugi, è giunta l’ora di gettarsi tra gli oceani feriti dalla guerra di Wargaming.net!
Terapia d’urto
Riusciamo già ad immaginarci due situazioni per chi si troverà a giocare World of Warships Blitz. La prima è quella più comune, e quella che dopotutto vede come protagonista il classico appassionato della serie, che si getterà tra le braccia dell’applicazione con una discreta facilità. Da questo punto di vista c’è poco da aggiungere, se non che le somiglianze con il capitolo su PC saranno fin da subito apparenti. Quella però non è che la via più banale. Saranno difatti i giocatori casual a trovarsi davanti ad una montagna a dir poco ostica da scalare. Che sia alla guida di un comune Cacciatorpediniere o di una più complessa Portaerei, il risultato sarà sempre lo stesso nelle prime ore di gioco: il disagio. Abituarsi alla struttura di gioco sarà una delle imprese iniziali che dovremo affrontare, tra centinaia di navi da dover scegliere e giocatori che, già formati da battaglie di ogni tipo, ci distruggeranno in un battibaleno! E statene certi, questa sensazione si tramuterà anche in frustrazione tra una partita e l’altra, soprattutto quando le sconfitte cominceranno ad accumularsi (e, con loro, anche le battute degli altri giocatori, che non sprecheranno un secondo del loro tempo per farvi capire quanto voi siate inadeguati rispetto alla media della community), ma tant’è. L’online non lascia superstiti, mai!
Nonostante tutto, il fascino di un titolo come Blitz va ben oltre il mero gioco competitivo. Tra una ricostruzione storica e l’altra, World of Warships è tutto sommato riuscita ad attirare una community estremamente coesa, e che continua tuttora a vivere in un gioco – la versione distribuita originariamente su PC – che ha ormai più di 2 anni dietro al groppone. Blitz non sarà tuttavia da meno, con una serie di veicoli selezionabili che supereranno facilmente le decine di unità, e che avranno tutti (ma davvero, davvero tutti, tant’è che la mole di informazioni da studiare vi farà strabuzzare gli occhi e gongolare di gioia tra una partita e l’altra) delle descrizioni legate agli utilizzi bellici, con tanto di statistiche legate direttamente alle peculiarità in battaglia delle singole navi. E queste narrazioni avranno anche un loro fine in Blitz, grazie ad una Campagna – doppiata completamente in italiano – che ci permetterà di rivivere alcune particolari battaglie storiche, scelte ad-hoc dal team di Wargaming.net. La modalità non solo vi terrà la mano per svariate ore di gioco, allungando una longevità già di per sé infinita, ma vi permetterà di carpire le basi del combattimento navale, dando delle fondamenta solide alle quali i novizi potranno appoggiarsi per sopravvivere nelle tanto ambite Battaglie classificate.
Pay-To-Blitz
E se un giocatore non volesse in alcun modo giocare online? Detto fatto! Oltre alla Campagna, la quale potrebbe comunque rappresentare una scusa sufficiente per dare modo agli appassionati di gettarsi tra gli oceani bellici di Wargaming.net, Blitz offre anche una serie di modalità mirate esclusivamente ai giocatori che non desiderano altro all’infuori del classico passatempo. Per fare un esempio diretto, la partita in singolo può avvenire anche tramite delle Battaglie casuali o delle Battaglie cooperative, le quali cambieranno tempi di gioco, navi da utilizzare ed altre curiose variabili. Le prime Battaglie, come si può evincere anche dal titolo, ci getteranno in una serie di guerre dove saremo costretti ad agire d’astuzia, da soli o in compagnia di alcuni amici, pur di sopravvivere. La modalità funziona e, in generale, riesce ad attirare tutti quei giocatori che, per un motivo o per un altro, hanno bisogno di ricercare delle battaglie in grado di sorprendere e variare dinamicamente. In maniera diversa, invece, funzionano le Battaglie cooperative, che ci getteranno (insieme ad altri compagni di squadra) addosso ad uno sciame di navi controllato dall’intelligenza artificiale. L’idea è a dir poco perfetta per un titolo come Blitz, dando la possibilità ad un gruppetto di persone di riunirsi per giocare assieme all’incarnazione portatile di World of Warships. Dopotutto, sono quelle le intuizioni che rendono così intrigante il buon Blitz, ed effettivamente la formula non fa cilecca.
Così come in titoli blasonati del calibro di Clash of Clans, anche nel nuovo World of Warships avremo modo di unirci ad un gruppo di giocatori, con il quale creare una vera e propria community fatta di nome, tag, descrizione ed emblema: la Flotta. Al di fuori di certi dettagli, le dinamiche di gioco rimarranno tuttavia le stesse, cambiando solo nei dettagli relativi alle comunicazioni e alle nostre partecipazioni in determinate battaglie. Per farci riconoscere dalle altre navi, però, non avremo soltanto il classico clan, ormai entrato tra i sistemi classici di certe applicazioni, ma persino degli strumenti per modificare le nostre imbarcazioni. Tra Mimetiche, Consumabili, Rifornimenti, Equipaggiamenti, Incrementi ed altro ancora, infatti, finiremo per avere tra le nostre mani una miriade di combinazioni possibili, le quali ci costeranno tuttavia delle risorse fondamentali. Parliamo difatti dell’Oro e dell’Argento che, ahìnoi, anche in questo titolo cadranno vittima del solito pay-to-win. Ogni modifica ha infatti una reale ripercussione sulle battaglie che andremo ad affrontare, migliorando una determinata statistica o diminuendo il danno subito da certi attacchi. Certo, ovviamente non tutti i giocatori si uniranno alle cosiddette balene del mercato, ma è anche vero che ciò rovina irrimediabilmente tutte le altre modalità del gioco, rendendole de facto estremamente complesse da affrontare senza un dispendio monetario.
In conclusione, World of Warships Blitz ha una miriade di pregi che potrebbero elevarlo ad applicazione simbolo di una community, ed effettivamente già si sta rivelando come tale, ma la mancanza di una vera gestione del pay-to-win arriva a stravolgere qualsivoglia bilanciamento, dando una certa levatura soltanto ad una ristretta cerchia di imbarcazioni, che finiranno poi per tornare a più riprese durante le battaglie classificate. Blitz ha dei problemi relativi al bilanciamento, c’è poco da fare, ma è anche vero che il titolo è tuttora gratuito e nasconde, tra una modalità e l’altra, una ricca enciclopedia di navi belliche, una campagna intrigante ed altre battaglie che, se non altro, vi faranno trascorrere del tempo. La cura grafica di ogni singolo dettaglio, sfruttata tramite il classico BigWorld, motore ormai integrato da Wargaming.net nei titoli della serie, riesce a donare ad ogni nave, ad ogni scorcio una resa visiva straordinaria, avvicinandosi persino alle controparti su Microsoft Windows e MacOS. Ciò che manca in questo caso non è tanto la cura di una determinata sezione del titolo (anzi, potremmo dire che Blitz vive anche grazie ai suoi scorci), ma un sistema di gioco ben collaudato e bilanciato. Una volta ottenuto ciò, siamo sicuri che World of Warships Blitz avrà anche modo di attirare le lodi dei giocatori più critici e diffidenti, rinascendo sotto un nuovo modo d’intendere lo stile di gioco.