Brutte notizie per Valve, che ha visto rigettato l’appello contro la sanzione di oltre tre milioni di dollari comminatale lo scorso gennaio dall’ente australiano Australian Competition & Consumer Commission e che ora dovrà versare al governo di sidney l’importante somma. Tutto è nato lo scorso 2014 quando il sopracitato ente ha sollevato alcune contestazioni a Valve, relative alle politiche di rimborso per i giocatori degli acquisti effettuati tramite Steam.
Sebbene non sia previsto, secondo il contratto stipulato tra l’utente e Valve, un rimborso in alcuni casi per gli acquisti effettuati sulla piattaforma, sembrerebbe che ciò sia in netto contrasto con la legge australiana la quale recita che “tutti i servizi o beni in vendita sono automaticamente e implicitamente accompagnati da una garanzia che attesta che il prodotto è di qualità conforme e che ottempera lo scopo per il quale è stato acquistato. Se così non risultasse l’acquirente ha pieno diritto ad avere un rimborso o a seconda dei casi una sostituzione o una riparazione. Questi diritti del consumatore sono imprescindibili e inabrogabili“.