SteamCharts ci propone uno strano scenario: il popolarissimo battle royale di Blue Hole Studio, nonostante continui a registrare molte più presenze dei colossi DOTA 2 e Counter Strike: Global Offensive, pare abbia ricevuto una stangata percentuale piuttosto grave in fatto di giocatori assidui. Il suo conteggio giocatori si è quasi dimezzato da gennaio, passando da un picco di 3,2 milioni di giocatori a 2,1. Continuano a rimanere cifre da capogiro ma è impossibile non notare un trend di abbassamento che ha gradualmente mutilato PUBG, le cui cause sono da ricercare almeno parzialmente nel successo del ben più accessibile Fortnite.
No, un taglio del 50% su una player base di più di tre milioni di giocatori non è sufficiente ad uccidere la popolarità di un gioco che continua a rimanere in vetta, ma è un parametro che va tenuto d’occhio. Dando un’occhiata al conteggio medio, per giunta, ravvisiamo un calo di 600.000 unità a partire da gennaio, in cui i giocatori erano una media di un milione e mezzo, e la cifra di 950.000 giocatori rappresenta l’unica circostanza in cui il conteggio giocatori sia risultato minore di un milione.
PUBG è un osso duro da uccidere, ma gli è stato inferto un duro colpo.
