Noclip realizza documentari sul mondo videoludico tramite campagna di crowdfunding. Il suo ultimo lavoro è stato infiltrarsi negli uffici Bethesda e svolgere interviste vis-à-vis con alcuni degli sviluppatori più profondamente coinvolti nello sviluppo di Fallout 76, Todd Howard compreso. Visibile nel filmato sottostante, il documentario ci mette al corrente di diversi, succosissimi dettagli che riguardano la prossima avventura nella landa apocalittica dell’America post-guerra nucleare.
Innanzitutto, veniamo a sapere che i server di Fallout 76 supporteranno fra i 24 e i 32 giocatori simultanei, che vedrete scorrazzare in tempo reale qualora apriste la vostra mappa. Inevitabilmente, perciò, non sarà raro imbattersi in giocatori aggressivi che sfrutteranno questa consapevolezza per rendere la vita degli altri un inferno. Fortunatamente, Bethesda ha pensato anche a questo.
Coloro che si renderanno colpevoli di rompere le uova nel paniere altrui attireranno l’attenzione di tutti gli altri tramite un wanted level. Si presuppone perciò che da carnefici si trasformino in bersagli mobili, magari con un bottino particolarmente interessante; in aggiunta a queste contromisure, Bethesda ha confermato che l’unica penalità per la morte in Fallout 76 sarà il respawn in una località vicina a quella della morte. L’inventario di ogni giocatore non può essere in alcun modo rubato.
Jeff Gardiner, project lead di Bethesda, ha anche espresso il desiderio di introdurre modalità PvP che non si limitino alla cooperazione nelle piane devastate del West Virginia, ma che possano anche spaziare in partite deathmatch 12 contro 12: quest’ultima indiscrezione, per ora, non è altro che un desiderio di un singolo dipendente, perciò tenete a mente che potrebbe non vedere mai la luce. Ma ciò che costituirà il vero endgame di Fallout 76, nonché la novità più eccessiva che il nuovo survival introduce, è di certo la possibilità di bombardare i propri vicini con kilotoni e kilotoni di uranio. Bombe atomiche, insomma.
Come abbiamo appreso da uno dei trailer che Todd Howard ha mostrato durante la conferenza E3, sarà possibile scoprire i codici di lancio di alcuni sili missilistici sparsi per la mappa. Nel caso un team si impadronisca di suddetti codici avrà la possibilità di bombardare un’area a proprio piacimento, irradiandola e rendendola ricettacolo di risorse rare, nemici più potenti e, in sintesi, bottino più interessante. Ma rendendo anche l’area disagevole, se non per squadre equipaggiate di power armor. Praticamente, l’endgame di Fallout 76 sarà una guerra nucleare senza quartiere fra team che si guardano storto.
Vi lasciamo a un immenso documentario legato all’intera storia di Bethesda Game Studios, dalla fondazione fino alle discussioni su Fallout 4, ricordandovi che Fallout 76 uscirà il 14 novembre 2018 su PC, PlayStation 4 e Xbox One.