Strauss Zelnick di Take-Two commenta il caso microtransazioni di NBA 2K18

NBA Live 19

Le microtransazioni implementate in NBA 2K18 sono state un motivo di controversia quasi pari al caso Star Wars: Battlefront 2. Negli anni la celebre serie di videogiochi di basket ha incrementato con costanza la mole di contenuti a pagamento e la voce degli appassionati non ha tardato a farsi sentire forte e chiara. Ma come ha intenzione di comportarsi Take-Two con la release di NBA 2K19 ormai dietro l’angolo? Ce lo spiega Strauss ZelnickCEO della compagnia.

“Senza dubbio prestiamo attenzione alla risposta del consumatore perché siamo impegnati nel tentare di accattivarlo e intrattenerlo. Ogni volta che riceviamo una risposta che non sia positiva al 1000 per cento, ci fermiamo e ci chiediamo, cosa dobbiamo fare di diverso? Credo ci sia una piccola fetta di consumatori che praticamente vorrebbe tutto gratis, ma per queste persone non possiamo fare nulla. Credo anche che la maggior parte dei consumatori voglia solo un prezzo equo e parte di questo prezzo equo è come quando si chiede il conto alla fine di un pasto al ristorante, non basta che il cibo fosse buono, ma serve anche che il conto sia equo per quello che hai ricevuto. Perciò siamo concentrati verso l’obiettivo di essere più che un prezzo equo, vogliamo dare ai consumatori molto di più rispetto a ciò che hanno pagato”.


Benché queste dichiarazioni non contengano alcun riferimento alle pratiche che Take-Two vuole perseguire nel prossimo capitolo della serie di NBA, così come in tutti gli altri videogiochi che ha in programma di rilasciare, pare che Zelnick tenga davvero in considerazione l’opinione di chi acquista il suo prodotto. Se poi questo si tradurrà in microtransazioni più accessibili e meno predatorie per il futuro, è ancora presto per dirlo.