Il MCU è vicino ad un importante punto di svolta, più e più volte negli ultimi mesi ci è stato ribadito che Avengers 4 rappresenterà la fine del primo arco narrativo nel grande disegno Marvel. Arrivati a questo punto è più che legittimo chiedersi: cosa arriverà dopo?
Durante un’intervista con Gamespot riguardo all’importanza dell’evoluzione di questo ambiente narrativo, Kevin Feige ha messo in chiaro quanto questo momento di transizione sia fondamentale per l’intero universo narrativo. I piani per il futuro ci sono e le parole chiave sono innovazione e diversificazione.
“È forse la cosa più importante (l’evoluzione del genere), è la cosa più importante, ed è quello che avete visto succedere negli ultimi 10 anni, diversi generi, diversi eroi, eroi di cuoi avete sentito se leggevate i fumetti, eroi che non avete sentito nominare nemmeno leggendo i fumetti. Adesso muovendoci avanti, pieni di speranza verso i prossimi 10 anni per i quali riveleremo ad un certo punto cosa abbiamo in programma.”
“Vogliamo che persone di qualunque provenienza sociale siano in grado di guardare allo schermo e vedere se stessi riflessi, ed è tanto importante avere differenti tipi di persone in grado di ispirarsi a chi non ha il loro stesso aspetto, o chi ha diversi background, e nonostante questo è in grado di ispirarli. Per me è il più importante risultato che possiamo raggiungere ed abbiamo già cominciato, non possiamo che continuarlo.”
Parole importanti quelle di Kevin Feige, che vede il suo progetto come uno strumento per sconfiggere le diversità sociali e razziali, il successo di Black Panther ad esempio è un’ottima prova di come ciò sia possibile attraverso queste storie. Il lavoro fatto da Marvel tuttavia non è privo di lati negativi ed in molti (tra cui James Cameron e Jonathan Nolan) hanno già iniziato ad additare i cinecomic come causa di un appiattimento narrativo del cinema.
Mentre ci avviciniamo alla fine di questa Fase 3 per il MCU viene da chiedersi se non ci stiamo anche avvicinando ad un punto critico per l’intero genere. Come successo in passato con altre tipologie di film in grado di super-saturare il mercato, potrebbe essere la volta dei film sugli eroi in calzamaglia di lasciare il grande pubblico.
È strano parlare della fine di questo momento storico-cinematografico proprio adesso, all’apice del successo raggiunto dal genere con Avengers: Infinity War, ma non è impossibile che si tratti di un bellissimo canto del cigno. Se davvero passando alla fase 4 dovessimo dire addio a buona parte dei supereroi conosciuti ed amati in favore di nuovi arrivi, la delicatezza di questa transizione potrebbe essere il punto di rottura con il grande pubblico.
Curioso il fatto che nonostante le parole di Feige, i film che si sono spinti più lontani dallo standard supereroistico siano effettivamente prodotti da Marvel, a distanziarsi dalla norma più di tutti sono infatti quei film indirizzati ad un pubblico più ristretto come ad esempio gli R-Rated, che possono permettersi qualche scelta più azzardata. Al di là della modalità narrativa insita nella serialità del suo universo, Marvel non ha ancora presentato un supereroe davvero sperimentale.
Solo il tempo potrà dirci che cosa succederà, il paragone con i film Western è stato fatto già diverse volte e la metafora è calzante. Arriverà un momento in cui ci stuferemo delle super-avventure? Probabilmente dipende solo ed esclusivamente da quanto impegno sarà profuso verso l’innovazione del genere come saggiamente dice il presidente di Marvel Studio Kevin Feige. Film come Logan, Deadpool e Kick-Ass, hanno dimostrato quali risultati si possono ottenere mischiando un po’ le carte in tavola, adesso non resta che vedere se Marvel è all’altezza dell’obbiettivo che si pone davanti. Dieci anni sono davvero lunghi, sarà sufficiente introdurre nuovi eroi o perfino la fiamma del MCU non può brillare per sempre?