Attenzione: l’articolo contiene spoiler sulla prima, seconda e terza stagione di BoJack Horseman, se non le avete viste, cosa diavolo state facendo con la vostra vita? Correte su Netflix a guardarle ed evitate di spoilerarvele.
Eccoci qua ragazzi, finalmente abbiamo notizie per la quinta stagione di una delle migliori serie Netflix mai prodotte: BoJack Horseman. La quarta stagione di BoJack Horseman ci ha lasciati come sempre con un episodio capace di fare riflettere: il cambiamento è possibile, persino per i disfunzionali personaggi Hollywoodiani torturati dalla asettica mondanità della loro vita di tutti i giorni.
BoJack Horseman non è un cartone animato qualunque, si tratta di una riflessione profondissima sulla depressione cronica, sulle difficoltà costanti della vita siano esse all’interno di un matrimonio fallimentare, di una carriera con moderato successo o della semplice gioventù. Un racconto crudo e spietato delle tristi realtà dietro al mondo dello spettacolo, dei disturbi mentali e della famiglia.
Nascosti dietro ai buffi animaletti parlanti e alle battute per difendersi dalla brutale realtà della vita, ci sono dei personaggi profondi, segnati dagli eventi della loro infanzia, motivati da ragioni sensate e sempre fedeli alla coerenza della loro indole, persino quando questa li porta a compiere azioni terribili. Si aggiunga a questo la capacità che ha questa serie di sperimentare con creatività in aree inaspettate, come succede ad esempio nell’episodio ambientato interamente sott’acqua, ed abbiamo la ricetta di una serie tv di tutto rispetto.
Il tema più forte trattato dal centro della narrativa è sempre l’incomprensione, l’incapacità di condividere le proprie emozioni e le proprie sofferenze con gli altri, sia esso per via di una paura recondita dovuta ad un rapporto insopportabile e fallimentare con i genitori, sia esso per via dell’incapacità espressiva vera e propria.
Non è tutto buio però, la redenzione per quanto difficile non è mai impossibile nel mondo di BoJack Horseman, come la terza stagione ci aveva lasciato con l’immagine dei “cavalli selvaggi” che correvano in mezzo al deserto dopo il tentato suicidio, un incomparabile inno alla vita, nonostante le sue insidie e difficoltà, la quarta stagione ci salutava con un primo piano del protagonista che, nonostante il confronto finale con la madre, la morte di una sua grande amica ed una carriera in bilico, trova un nuovo motivo per tornare a sorridere.
Un finale in risonanza con quello della seconda stagione, dove BoJack fallisce il suo primo tentativo di cambiare in meglio, stramazzando al suolo dopo una breve sessione di Jogging. Un altro jogger (tragicamente simile a Rafiki da Il Re Leone) gli si avvicina e lo consola: “Diventa più facile. Diventa più facile ogni giorno. La parte difficile è che bisogna farlo ogni giorno.”. Un messaggio che ha un doppio significato, essere una persona migliore diventa più facile, ma solo se ci si prova ogni giorno.
Dopo una terza e quarta stagione fatta di dolori e fallimenti, BoJack riesce un passo alla volta a trovare qualcosa per cui diventare migliore, un’altra persona a cui tenere, in grado di motivarlo nel provare davvero ad essere migliore. BoJack cerca anche di mettere a posto la sua vita, trovando una chiusura nel rapporto tossico con sua madre, lavorando sulla sua ambigua relazione lavorativa con Princess Carolyn e sulla sua complessa amicizia con Diane Nguyen.
La quarta stagione lascia aperte molte domande sul futuro, sul destino dei personaggi ormai indirizzati su percorsi ben precisi. In arrivo su Netflix il 14 settembre 2018, Bojack Horseman farà ritorno e come ci ricorda l’annuncio della pagina Facebook Netflix, ogni giorno diventa sempre più facile, o forse no?
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