Sonic Mania Plus Recensione, il porcospino blu trionfa nella sua versione definitiva

Sonic Mania Plus

Nel corso degli anni, ogni volta che il nome del buon porcospino blu è stato tirato in ballo, tra produzioni sperimentali e videogiochi dalla dubbia qualità complessiva (qualcuno ha detto Sonic Boom: L’ascesa di Lyric?), le reazioni della community si sono sempre concluse in guerre clandestine tra i sostenitori del Sonic moderno e chi, invece, l’idea di un porcospino in tre dimensioni non è mai riuscita ad accettarla. Tuttavia, in questo miasma fatto da esseri antropomorfi asserviti al fandom del furry e urla vagheggianti a quelle che potrebbero sembrare delle elaborazioni dotate di un senso compiuto, ecco che lentamente si è palesata la gemma più straordinaria di tutte: Sonic Mania. Il titolo originale, distribuito lo scorso agosto su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One, era riuscito nella nobile impresa di riunire tutta la fanbase in un agglomerato di lodi e applausi da 92 minuti; una conquista che non accadeva dai tempi di Sonic Generations, e che oggi torna con un sottotitolo, il Plus, che non è soltanto indicativo dei contenuti aggiuntivi inclusi nella nuova versione di Sonic Mania, sia chiaro. Quel che abbiamo trovato una volta accesa la nostra PlayStation 4, insomma, non è stato solo il titolo che abbiamo imparato ad amare mesi or sono, ma è un rinnovamento totale che completa il puzzle in tutti quei frammenti che potevano risultare mancanti nell’edizione originale. In poche parole, Sonic Mania Plus risulta e rimane l’esperienza quintessenziale del porcospino blu, in tutto e per tutto e oltre ogni ragionevole dubbio.

Dr. Eggman strikes again

Partiamo dalle novità. Innanzitutto, Sonic Mania Plus non avrà soltanto Sonic, Knuckles e Tails tra le sue retrovie. Piuttosto, il Plus tenderà ad arricchire tutti i livelli del gioco originale tramite due aggiunte piuttosto interessanti e fresche nella storia della saga: Mighty the Armadillo e Ray the Flying Squirrel. Chi conosce a dovere la saga avrà riconosciuto velocemente le due figure ma, come negli altri casi del franchise, soltanto i loro nomi ci danno fin da subito modo di capire quali saranno le loro unicità rispetto ad altri personaggi di Sonic Mania Plus. Per dire, Mighty potrà schiantarsi a terra durante un salto, causando dei danni ad area in grado di devastare un avversario o, in casi particolari, il terreno stesso! Ray è invece l’alleato meno poliedrico del team, ma la sua interessante abilità ci consentirà di planare su tutto il mondo di gioco, saltando grosse porzioni della mappa con le dovute precauzioni e fornendo nuove possibilità strategiche agli speedrunner del porcospino blu. Insomma, questi due nuovi beniamini non sono soltanto degli alleati strambi da (re)introdurre rispetto ai classici personaggi della serie, ma vengono anche messi in risalto dalla sagace citazione di Christian Whitehead (progettista padre di Mania) e del team intero a SegaSonic the Hedgehog, titolo che introdusse proprio le due creature antropomorfe. L’incontenibile amore per il franchise si respira anche da questi micro dettagli, e non ci troviamo che alle battute iniziali. Oltre ai due nuovi corridori, infatti, Sonic Mania Plus verrà arricchito anche da altre due modalità, atte più che altro a rifinire il quadro generale del titolo. Per fare un esempio, la modalità Competizione sfrutterà l’introduzione di Mighty e Ray per dare la possibilità a 4 giocatori di partecipare a una gara volta al provare chi sia il più veloce della comitiva! Nulla di straordinario, va detto, ma è comunque un’utilità che prima non era presente in Sonic Mania, e che oggi permette agli appassionati della serie di competere con altri giocatori. Oltre a ciò, infine, troviamo la modalità Bis, che è rivolta a stravolgere sostanzialmente le mappe di gioco della modalità Mania per stratificare ulteriormente il livello di difficoltà, creando quella che è a tutti gli effetti una serie di sfide per gli appassionati hardcore del porcospino blu. Nonostante i contenuti siano freschi di zecca, il tutto si chiude con un leggero amaro in bocca per tutti quei giocatori che avevano già acquistato la versione originale di Sonic Mania. Gli incentivi, insomma, non sono così forti dal giustificare l’acquisto, e non si può che rimanere un po’ delusi da un Plus che sarebbe potuto diventare ben più di un banale contenuto aggiuntivo. Il gameplay è però ciò che conta nella Mania e, in questo, i team coinvolti hanno riesumato lo spirito del porcospino che abbiamo imparato ad amare su SEGA Mega Drive.

Smeraldi del Caos a 16 bit

Lo sappiamo: ogni volta che un nuovo titolo di Sonic viene annunciato al grande pubblico, tra gli appassionati parte la solita tiritera tra chi vorrebbe uno stile a 16 bit e chi riesce a dare sempre uno spazietto alle tre dimensioni. In questo caso, però, il progetto è nato dalle mani di un fan sfegatato della serie, e la cosa si nota in ogni pixel di Mania. Probabilmente anche voi sentirete delle ondate mostruose di nostalgia quando, sottomessi dal potere del Dottor Eggman, vi ritroverete a esplorare, con tanto di colonna sonora originale, le Green Hill, ma stiamo divagando. La narrazione di Sonic Mania riprende gli eventi di Sonic & Knuckles, con i nostri protagonisti che, a bordo del Tornado, si dirigono verso Angel Island per investigare su un misterioso segnale. Non a caso, nello stesso momento il nostro carissimo Robotnik, a fianco dei suoi fidati scagnozzi robot, anticipa le nostre ricerche, rinvenendo un misterioso artefatto: il Phantom Ruby. Da quel momento, cominceranno i guai per tutti i nostri protagonisti, Mighty e Ray inclusi. Gli scagnozzi di Eggman verranno difatti trasformati dall’energia scaturitasi dal rubino, divenendo i temibili antagonisti della nostra storia. Con queste premesse, non ci resta che inseguire nuovamente il terribile Dottore, incominciando proprio dalle Green Hiil; nostalgia a palate. Il gameplay è quello che ci si potrebbe aspettare da un Sonic in 2D, solo che il compito attuato dai ragazzi del team è stato quello di toccare i vecchi capitoli originali della serie (altresì noti come La Sacra Trilogia del Porcospino Blu) e rivederli a favore dei personaggi selezionabili e della nuova modalità Bis che, come già detto, è servita per adattare le singole zone alle abilità di tutti gli animali antropomorfi. Inaspettatamente, il risultato che è uscito fuori non è stato tanto quello dell’emulazione, ma quanto quello della rivisitazione: trampolini, gadget e tanto altro aiutano ad arricchire gli stessi livelli che decenni fa ci fecero innamorare del porcospino blu, controbilanciandoli in modo tale da renderli funzionali per qualsiasi corridore utilizzabile; da Sonic a Knuckles, passando per i nuovi Mighty e Ray. Per differenziare gli stessi livelli, inoltre, i baldi membri del Sonic Team si sono anche assicurati di integrare delle sfide bonus tra un checkpoint all’altro e negli anfratti più nascosti delle zone, citando perfino il buon Special Stage di Sonic the Hedgehog 3. E il fatto che ci si dovrà servire di corse bonus e puzzle facoltativi per raccogliere tutti gli Smeraldi del Caos (e sbloccare il vero finale del titolo) aumenta ulteriormente il grado di sfida, che ora si avvicina come non mai alla trilogia classica di Sonic the Hedgehog. C’è poco da dire, se non che il lavoro diretto da Christian Whitehead si è rivelato semplicemente miracoloso.

In definitiva, sembrerà strano agli occhi nostalgici dei puristi, ma Sonic Mania Plus è riuscito ad avvicinarsi ai mostri sacri del franchise e a fronteggiarli con la giusta tenacia. Il titolo di Christian e amici è semplicemente il mix perfetto di avventure da poter affrontare in un titolo della saga, e il fatto che sia stato proprio un appassionato della saga a costruire un’esperienza del genere è un atto più unico che raro. Per chi non ha ancora avuto modo di vivere la Mania del Sonic Team, l’acquisto di Plus è praticamente obbligato. Per gli altri, il consiglio va invece rivolto al DLC Bis disponibile sugli store, che al costo di 5 euro vi fornirà tutti i contenuti aggiuntivi della nuova versione. Strano a dirsi, ma Sonic è finalmente tornato; stavolta nella sua versione più romanticamente classica.
Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.