Rainbow Six Siege è senz’altro uno dei più popolari giochi multiplayer competitivi, un eSport in piena regola, con un ciclo di aggiornamenti ed una cura da parte di Ubisoft maniacale. Non è tuttavia una novità che il gioco sia da sempre stato un bersaglio facile da parte di cheater, ovvero coloro che usano dei programmi di terze parti o dei “trucchi” non ammessi dalle regole per prevalere in modo antisportivo sugli avversari e rovinando così l’esperienza di gioco.
In un recente blog post, la casa francese ha dichiarato di aver risolto e patchato le vulnerabilità che permettevano ai creatori di cheat di proliferare, oltre alla notizia di aver sospeso la bellezza di 1.300 cheater nel corso di una singola settimana.
On June 7th, we provided you with a recap of our next steps regarding Anti-Cheat. Today, we wanted to take a moment to update you on our progress on the various topics covered in the original message.
You can find all the information here > https://t.co/BRuX3tZsUP pic.twitter.com/K1ZnahEWkl
— Rainbow Six Siege (@Rainbow6Game) July 27, 2018
Ubisoft ha dunque rimosso la possibilità di usare un cheat che permetteva di piantare il defuser ovunque nella mappa e ha sottolineato che tutti coloro che verranno sospesi per condotta irregolare subiranno anche un annullamento del proprio rank e delle proprie ricompense sino al lancio della terza stagione.