Fortnite fuori da Google Play, un’analista nega sia l’inizio di un trend

Fortnite Stagione 5

È di questa settimana la notizia che Fortnite, il popolare sparatutto battle royale di Epic Games, non si avvarrà dello store Google Play per distribuire vittorie reali su dispositivi Android. Una nutrita selezione di analisti, speculatori e quant’altro aveva avanzato l’ipotesi che questo potesse essere l’inizio di un trend che avrebbe portato altri sviluppatori a bypassare lo store ed optare per metodi di distribuzione meno ortodossi come il self-publishing. A queste ipotesi risponde Lynnette Luna, principal analyst di GlobalData, con un’argomentazione che presenta diversi punti convincenti.

“È Google che ci perde qui, poiché rinuncia alle entrate dello sparatutto online più popolare del momento. Fin dalla sua uscita nel settembre 2017, Fortnite si stima abbia raggiunto più di un miliardo di dollari di rendita dagli acquisti in-app. Il gioco è gratuito da scaricare e da giocare; i giocatori pagano solo se vogliono personalizzare il proprio avatar. Questo modello di monetizzazione ha aiutato Fortnite a diventare incredibilmente popolare; più di 125 milioni di persone hanno scaricato il gioco”.

“Benché la mossa di Epic farà pressione su Google perché quest’ultimo riduca la sua fetta di profitti, non vi aspettate che la mossa di Epic dia inizio a un effetto domino su altri sviluppatori per AndroidFortnite ha già una solida reputazione perché arriva dal mondo del gaming su PC e console. Gli utenti Android cercheranno attivamente il videogioco e lo scaricheranno di propria volontà anche da siti di terze parti, anche se ci potrebbero essere più rischi per la sicurezza. Altri sviluppatori – anche grandi – hanno bisogno di Google Play per aiutarli a guadagnare esposizione sugli utenti Android. Il mercato mobile è ancora, in gran parte, un’economia trainata dalle app.”

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