Guardando i soli trailer distribuiti da Funcom nel corso degli ultimi mesi, il classico videogiocatore potrebbe bellamente ignorare l’uscita di Mutant Year Zero: Road to Eden, disinteressato da un universo narrativo che potrebbe sembrare, almeno a primo acchito, un miscuglio strambo tra uno sparatutto in prima persona come Left 4 Dead e una visione sui generis del genere post-apocalittico. Quel che avevamo visto all’inizio del trailer di annuncio, dopotutto, non era uno zombie, ma tre piedi distinti: quelli di un (apparente) umano, di un maiale e di un papero, tutti armati fino ai denti e in procinto di esplorare un territorio finora sconosciuto. Questo perché non stiamo parlando di The Walking Dead, ma di Mutant Year Zero, un gioco da tavolo realizzato nel 1984 dai ragazzi di Target Games in quel di Svezia. Incuriositi come non mai dalla natura della trasposizione videoludica, ora realizzata dalla svedese The Bearded Ladies, ci siamo imbarcati alla gamescom in una demo veloce del titolo.
Il signore delle mosche
La demo inizia e, insieme ad alcuni membri di The Bearded Ladies, ci addentriamo in quel che pare essere un tunnel. Ci muoviamo quindi, a poco a poco, in un mondo malmesso, spostando Selma (l’umana), Bormin (il cinghiale) e Dux (il papero) nella zona circostante, e subito scopriamo quella che è la meccanica da stealth di Mutant Year Zero: la torcia. Nel corso del nostro tragitto, dove i nostri protagonisti discuteranno della terribile (e fatale) Red Plague., avremo difatti modo di notare che, una volta accesa la torcia, il movimento di tutti aumenterà, attirando tuttavia l’attenzione dei nemici circostanti. Non ci accorgiamo della loro presenza e del loro grado di attenzione, segnato da un cerchio sempre più rosso, e finiamo per dare il via a un combattimento tra i gruppi. Ma è anche qui che la fase più interessante e strategica di Mutant Year Zero prenderà il via: gestito tramite un intelligente combattimento a turni, Road to Eden è, in essenza, una versione alternativa di X-COM che prende tutto il meglio della serie sci-fi per distribuirla a tappeto sugli scontri a fuoco dei nostri tre avatar. Potremo quindi usufruire di svariate azioni, tra cui la classica camminata (che però costerà un punto d’azione dei due disponibili), la scarica da fuoco, il lancio della granataat, la cura (rivolta verso sé stessi o a un alleato vicino), l’allerta (replicando quindi alle azioni dei nemici circostanti con un contrattacco immediato) e le abilità. Queste ultime, come in ogni avventura dello stesso calibro, si sbloccheranno attraverso le Mutazioni, ottenibili con il passaggio del livello dei nostri personaggi. Tutte le abilità aggiuntive verranno distribuite nel cosiddetto Mutation Tree, che dispiegherà gli attacchi più devastanti dei nostri avatar soltanto alla fine dello stesso albero, evitando che possano presentarsi degli sbilanciamenti nella difficoltà. Dopotutto, le abilità dei nostri mutanti non sono le classiche strumentazioni da battaglia: Salma, per esempio, grazie a una specializzazione nota in maniera ironica come Tree Hugger, potrà far fiorire degli arbusti in grado di bloccare per un intero turno alcuni nemici scelti; una Mutazione che può certamente aiutare, ma che si può invece sostituire dal classico miglioramento delle statistiche. E se pensate che le battaglie di Mutant Year Zero si riveleranno delle passeggiate, beh, preparatevi all’abbaglio! La nostra prima caduta del gruppo non è difatti avvenuta alla fine della demo, quando ci siamo dovuti fronteggiare con la banda del sanguinario Sect Zealot, ma all’inizio stesso della demo, a causa di un Med-Bot che, se mal gestito, finiva per resuscitare in continuazione i suoi alleati mutanti. La difficoltà di Mutant Year Zero, insomma, sarà perfetta per chiunque vorrà godersi un gioco equilibrato nelle statistiche, sì, ma estremamente strategico all’atto pratico. E questo è il solo gameplay di Mutant Year Zero: Road To Eden. Osservando anche la natura esplorativa del gioco, si scopre un altro mondo. Alcuni membri del team di The Bearded Ladies, infatti, hanno estimato che l’intera avventura dei mutanti ruberà tra le 15 e le 20 ore di gioco totali, gestibili in un miscuglio fatto dalle nostre caute avanscoperte nella Zona e un sistema di compravendita all’Arca, dove potremo sfruttare i Rottami (i nostri soldi) e le Parti di armi (il nostro elemento naturale per il potenziamento del nostro armamentario) per migliorare ulteriormente il nostro team, che inoltre potrà espandersi ulteriormente nel corso della storia con nuovi, intriganti personaggi mutanti.
In sostanza, cos’è Mutant Year Zero? Per riassumere velocemente tutto ciò che abbiamo avuto modo di vedere, raccogliete il gameplay di X-COM e inseriteci un’anima esplorativa che si estende per decine e decine di zone diverse e realizzate in modo tale da raccontare sempre una storia. E se le 20 ore circa di gameplay alla X-COM non vi attireranno nel mondo grottesco di Mutant Year Zero, sarà il legame tra i Selma, Bormin e Dux (e non solo) a farlo. In attesa della nostra recensione, vi ricordiamo che Mutant Year Zero: Road to Eden arriverà il 4 dicembre 2018 su PC.