Destiny 2 I Rinnegati Anteprima, provata la modalità Azzardo

L’anno uno di Destiny 2 è stato forse uno dei più grandi fallimenti nella storia dei videogiochi. L’FPS MMO di Bungie, nato con buone premesse e un’accoglienza iniziale da parte della critica fin troppo calda, anche da parte nostra (e per questo faccio un sonoro mea culpa) si è letteralmente svuotato di cose da fare nell’arco di poche settimane, accartocciato su sé stesso, vittima di un endgame mal pensato e progettato che ha finito per far passare a tutti quanti un inverno triste e quasi privo di contenuti. La situazione è migliorata leggermente soltanto a partire dal secondo DLC – del primo, in questa sede, non voglio neanche parlare – e con l’arrivo della primavera. Già da inizio anno, però, Bungie si era rimessa in carreggiata, cercando con le sue puntualissime roadmap di far capire a tutti, disillusi dai primi mesi, che la situazione sarebbe cambiata nel 2018. La promessa, incredibile a dirsi vista la situazione di qualche tempo fa, sta venendo mantenuta: I Rinnegati sembra un’espansione ricchissima di contenuti e soprattutto pensata nel modo giusto, per far tornare i giocatori sui server di Destiny 2. Che poi, alla fine, è quel che conta davvero.

A Colonia ho avuto modo di giocare in anteprima un paio di fugaci partite in modalità Azzardo, la quale dovrebbe rappresentare solamente la ciliegina sulla torta di un’espansione ben più vasta. Si tratta di una modalità ibrida fra PvE e PvP, nella quale due squadre composte da quattro giocatori si sfidano in un’arena singola e suddivisa in due metà (nel corso dell’anno 2 dovrebbero comunque esserne aggiunte altre), a “colpi” di mob uccisi. Lo scopo finale è arrivare ad uccidere il boss finale prima dell’altra squadra, in modo da concludere la partita. La progressione non è scandita dalle semplici eliminazioni, ma dalle palline immagazzinate in un’apposita banca sul proprio lato della mappa. Ogni 25 e 50 punti è possibile mandare un membro della squadra a creare scompiglio nel lato nemico: questa operazione, che io ho svolto con discreto piacere almeno un paio di volte, finisce per essere uno dei tratti distintivi di questa modalità, dandole quel quid che mancava per tornare a divertirsi davvero in una qualsiasi attività. Destiny 2 è comunque un titolo che, più che sull’effettivo piacere dato dalla ciclica ripetizione di tutte le cose da fare in game, si basa sul grinding, sulle ricompense ottenute periodicamente e in generale sull’endgame, il vero e proprio punto debole del suo primo anno di vita. Bisognerà ad esempio capire se questa modalità riuscirà a reggere sulla lunga distanza, magari con quest ad essa collegate che portino allo sblocco di armi esotiche o leggendarie esclusive. In caso contrario, potremmo trovarci di fronte ad un nuovo Protocollo di Intensificazione (anche quello dovrebbe subire modifiche ne I Rinnegati), ma onestamente le sensazioni in questo caso sono ben più positive.

La build di prova mi ha permesso anche di sbizzarrirmi con il nuovo sistema di armi ed armature, annunciato da Bungie da ormai molto tempo e il cui arrivo è previsto all’interno della mega patch propedeutica a I Rinnegati, fra poche ore. A disposizione avevo un titano equipaggiato con un’armatura del tutto nuova, esteticamente ben più convincente di molte fra quelle dell’anno 1 (qualcuno ha pensato ai set dei pianeti?), oltre a qualche archetipo inedito per le armi, inserite negli ormai ben noti nuovi slot. In quello primario c’era di tutto: armi di ogni tipo, fra cui uno strano fucile a impulsi, vagamente simile al Machina Dei. Fra le armi energetiche ho trovato una delle nuove armi esotiche de I Rinnegati, il Distruttore di Desideri, un arco che permette, mirando, di vedere i nemici attraverso le pareti, in maniera simile ad una delle nuove super abilità del Cacciatore. Con quest’ultimo mi sono divertito parecchio, anche vista la notevole riserva di munizioni: si tratta, senz’ombra di dubbio, di una tipologia di arma in grado di dare un forte scossone ad un meta attualmente dominato da Ala della Vigilanza, Lancia Gravitazionale, Antiope-D e Ultima Speranza, il cui regno, con l’arrivo della patch 2.0.0, dovrebbe definitivamente concludersi o comunque essere parecchio circoscritto. Fra le altre armi che ho apprezzato parecchio sono da segnalare un fucile da ricognizione dal design molto particolare, che dovrebbe essere ottenibile nella Città Sognante (magari nel nuovo raid o in qualche altra attività di fine gioco), e il fucile automatico visto in molti trailer, che mi ha fatto capire quanto questa tipologia di armi abbia finalmente ricevuto un po’ di considerazione da parte di Bungie, anche in PvP.

Tutti i giocatori, anche quelli non in possesso dell’espansione, potranno provare Azzardo gratuitamente dal 1 al 2 settembre, ma personalmente ho come avuto la sensazione che per godere al meglio di questa modalità sia imprescindibile possedere un pass per l’accesso all’Anno 2 di Destiny 2. Nel caso vogliate cimentarvi in una prova, fate pure: vista la quantità di carne al fuoco, però, personalmente vi consiglierei di non rovinarvi la sorpresa prima del tempo. Guardarla in un filmato è una cosa, giocarla in prima persona è completamente differente. I Rinnegati si preannuncia come un’espansione mostruosa (è recente la notizia secondo cui l’update di domani pomeriggio, preload dell’espansione, peserà ben 21 GB) e Azzardo, per quanto divertente, non rappresenta che una piccola parte di un pacchetto ben più corposo. Appuntamento ai prossimi giorni, dunque: su GamesVillage troverete tutte le novità del caso, e anche di più.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.