Immaginatevi uno scenario tipo: scorrete le notizie e scoprite che è uscito il seguito di un gioco che avete adorato alla follia, per cui avete consumato tasti e pulsanti. E allora non state più nella pelle, ve lo accaparrate non appena esce, lo giocate e… ha addirittura fatto passi da gigante, vi diverte e vi mette alla prova come non mai! Beh, la parabola di Guacamelee! 2, misto tra metroidvania e picchiaduro a scorrimento orizzontale sviluppato da DrinkBox Studios e disponibile per PC e PlayStation 4, è proprio questa: chi si è innamorato del primo capitolo si attaccherà ancora di più, come una tellina su uno scoglio, e chi si avvicinerà per la prima volta a Guacamelee! (come la sottoscritta, faccio mea culpa), grazie ad alcuni intelligenti accorgimenti operati dal team di sviluppo, non avrà nulla da temere. A parte l’immensità delle ore che si perderanno davanti al gioco, ma sono dettagli.
Il Méxiverso in pericolo!
Nell’antefatto (giocabile!) ritroviamo il nostro luchador Juan Aguacate negli ultimi istanti del primo Guacamelee!, ovvero la sconfitta di Calaca e il salvataggio della figlia del Presidente Lupita. Passano alcuni anni, e l’acclamato eroe del Messico ormai si è accasato con la sua sposa, ha due figli vivaci e ripensa con nostalgia ai bei tempi andati in cui era un luchador forte e fisicato. Ma il dovere lo richiamerà presto, perché il malvagio Salvador si sta attrezzando per prendere il controllo dell’intero Méxiverso…Se la trama vi puzza di Avengers: Infinity War, beh, avete pienamente ragione, ma guai a parlare di plagio: come ha ben dimostrato il suo predecessore, la forza di Guacamelee! è nelle sue abbondanti citazioni e nei suoi motti di spirito. Dalle piccole reference al telefilm “Ai confini della realtà” alla trasformazione di Juan che ricalca quella delle majokko giapponesi (Sailor Moon in primis), dai dialoghi dementi dei vari NPC che incontrerete al riferimento a “Bad Dudes”, gioco per NES ricordato per il suo start screen parecchio fuori dalle righe; fino ad arrivare ai coloriti giochi di parole con la lingua messicana e alle statue da scassare brutalmente per acquisire nuove abilità (proprio come in Metroid!). Il tutto incorniciato in quello stile grafico e nella colonna sonora che ricorderanno molto un’infinita festa del Cinco de Mayo, scheletri compresi nel prezzo. In questo caso però il team artistico ha fatto un lavoro notevole con la caratterizzazione di personaggi e nemici, i quali sono stati resi immediatamente riconoscibili l’uno dall’altro. Insomma, tra premesse narrative e artistiche direi che ci siamo eccome; vi assicuro che tra dialoghi, schermate e paesaggi, Guacamelee! 2 sarà in grado di incantarvi e strapparvi una risata allo stesso tempo, coinvolgendovi tutti in un’immensa caccia alla reference.
Metroidvania e scazzottate calienti come li faceva l’abuelita
Grafica accattivante e reference eccellenti non vi bastano? Beh, accomodatevi amanti dell’azione, perché Guacamelee! 2 è proprio quello che fa per voi. La premessa che il protagonista sia un luchador dovrebbe essere già abbastanza per farvi capire dove il gioco voglia andare a parare: riscaldate bene le dita, perché ci saranno parecchie scazzottate da affrontare. Grazie al cielo, il team di sviluppo ha messo su un piccolo prodigio della tecnica, per cui ognuna delle nostre azioni è resa in maniera fluida e impeccabile. Controbilancia però con la consueta complessità nel realizzare le combo tipica del genere picchiaduro, e con altissimi momenti di platforming che vi costringeranno a utilizzare ogni singola abilità da luchador acquisita per proseguire; inoltre la struttura dei livelli è intrigante e ben fatta, e spinge il giocatore a esplorare ogni anfratto della mappa alla ricerca di monete (fondamentali per acquisire nuove abilità dai nostri allenatori) e scrigni con potenziamenti. Tempo una settimana passata a giocare a Guacamelee! 2 e avrete sviluppato dei riflessi degni di una lince, per non parlare dei muscoli che spunteranno sui vostri pollicioni! Insomma, in certi momenti Guacamelee! 2 si rivelerà davvero tanto infame. Dove però lascia un pelino a desiderare è nell’implementazione dei controlli e in alcuni momenti platform: il fatto che per avanzare in determinati punti o saltare più in alto bisogna necessariamente utilizzare le abilità alla lunga si rivela un po’ scomodo, a causa del fatto che le animazioni tendono a decentrare la mira. Così come scomodo è il sistema di schivata, fondamentale per combattere certi nemici o superare determinate barriere, che su PlayStation 4 è realizzabile tramite l’analogico sinistro o il pulsante L2. Sarebbe stato più intuitivo montarlo su R2, dato che sul versante sinistro del controller versano i comandi deputati al movimento, anche perché alla lunga, durante le lotte più concitate, tenderete alla confusione, e spesso cadrete come cani semplicemente per aver premuto in continuazione il tasto sbagliato, ma va bene così; sottigliezze compensate dal divertente sistema multiplayer, accessibile in qualsiasi momento del gioco e che può includere fino a 4 persone.
Stimolante, divertente, dissacrante e parecchio bestemmiofero (neologismo fresco fresco), Guacamelee! 2 unisce una storia simpatica -e anche parecchio contorta, come il buon Avengers: Infinity War insegna- a personaggi carismatici, e corona il tutto con momenti platforming di altissima caratura e mazzate divine. Ogni singolo secondo passato a giocare si può trasformare nella sagra della nocca in faccia o in una caccia alla reference, il tutto però stando attenti alle insidiosissime barriere spinate o agli scheletri pronti a farci le ossa (restituitemi al vuoto cosmico) in qualsiasi momento. Uniche, trascurabilissime pecche riguardano la mappatura di quell’unico comando di schivata su PlayStation 4 e le animazioni un po’ decentrate in alcuni momenti platforming, ma nulla che un po’ di pratica non possa mettere a posto. Che altro dire se non “Arriba!”?