Questa settimana Rainbow Six Siege si aggiornerà alla versione Y3S3.1, con la prima patch che segue l’uscita di Grim Sky. Per quanto Ubisoft stia assiduamente cercando di mantenere gli standard di sportività alti nel proprio esport, continuano ad esserci lamentele verso i giocatori che uccidono i propri compagni di squadra volontariamente, i quali rovinano pesantemente l’esperienza di gioco sia nelle partite normali che in quelle classificate. Lo studio francese ha quindi preso nuovi e più seri provvedimenti: la prima penalità sarà di 30 minuti di ban dal matchmaking, la second a di un ora, la terza di tre ore, poi 24 ore e successivamente una settimana di ban.
Di seguito le parole di Ubisoft, nel tentativo di scoraggiare tali gesti:
Inizialmente, se un giocatore veniva ucciso da un compagno di squadra in una partita Casual, l’aggressore veniva espulso dal match. La stessa situazione in una partita classificata risulterebbe allo stesso modo in un kick, ma attiverebbe anche la penalità per l’abbandono. Questo poteva confondere, in quanto sembrava che il team killing fosse punito differentemente tra Ranked e Casual game.