Una delle più importanti software house e publisher al mondo, Ubisoft, ha deciso di chiudere temporaneamente le porte a developer per la produzioni di nuove e rischiose IP, come fu per Crytek e la serie Far Cry, piuttosto che Call of Suarez di Techland. La casa si è detta interessata tuttavia a collaborazioni con sviluppatori più piccoli e che possano lavorare a progetti più contenuti ma di alta qualità: è il caso di arena esports, giochi improntati interamente alla competizione e con costi di produzione decisamente meno esosi dei tipici open world shooter pubblicati dal colosso francese.
Il direttore creativo di Ubisoft stessa ha dichiarato quanto segue:
Il focus è sullo sviluppo interno. Non diciamo necessariamente no alla collaborazione con un developer esterno, ma non ne stiamo cercando in questo preciso momento. Siamo aperti ad opportunità più piccole, nel caso si tratti di una vittoria per entrambe le parti, con un team nel quale crediamo.