Un agente racconta: quella volta che Michael Jackson volle diventare 007

Michael Ovitz, storico agente di Hollywood, sta per pubblicare un nuovo libro, dal titolo Who is Michael Ovitz. Nel libro, sarà presente un succoso racconto su Michael Jackson, e di quella volta che volle interpretare… James Bond.

Invitato a un meeting a casa del Re del Pop, Ovitz e il suo socio Ron Meyer dovettero assistere a uno spettacolo alquanto ridicolo: Michael Jackson, infatti, fece cadere il suo cappello in una ciotola di guacamole.

“Tutta quella roba cadeva dal cappello, e Ron era completamente andato. Anche io scoppiai a ridere, e Michael se ne andò via. Lo trovai e gli spiegai per 15 minuti che non ridevamo di lui. Finalmente, la faccia di Michael si rasserenò. “OK, ma io voglio interpretare James Bond”, mi disse. Sono fiero di poter dire che non risi, questa volta”.

Le popstar hanno spesso la velleità di fare il grande salto e diventare attori, e alcuni ci riescono anche con discreto successo. Ovitz si ritrovò quindi a dover spiegare a Jackson che, con il suo fisico esile e la sua sensibilità, sarebbe stato poco credibile nei panni di un macigno come James Bond. Questo, e quel piccolo dettaglio che il cantante era americano.

Proviene da un lontano pianeta, ma ha deciso di stabilirsi sulla Terra perché qui ci sono i videogiochi più belli. Ama la Nintendo e i JRPG (più sconosciuti sono meglio è), e aspetta il giorno in cui potrà trasferire la sua coscienza in un essere sintetico.