Ghostly Matter, action fa rima con nostalgia nel metroidvania di Small Bros

Ghostly Matter

Come di certo avrete notato, gli indie presenti in Milan Games Week, quest’anno, erano davvero moltissimi, oltre cinquanta. Tra questi abbiamo avuto l’occasione di fermarci a scambiare qualche chiacchiera con Ivan Porrini, l’unico componente del piccolo studio Small Bros, che ci ha parlato un po’ del suo Ghostly Matter, un metroidvania dal sapore particolarmente ispirato che ogni appassionato del genere dovrebbe tenere in considerazione.

Location vaste, una grafica in pixel art che riesce a sposarsi benissimo con la trama e la proposta di gameplay, sono le premesse per le quali Ghostly Matter ha tutte le carte in regola per conquistare gli appassionati di platformaction game, specialmente quelli un po’ più attempati. La storia dietro al gioco, di per se, è una vera e propria escursione nelle atmosfere anni ’80, e vede protagonisti due scienziati, Penderghast Melvil, alle prese con una strabiliante quanto pericolosa invenzione: il Polterscope. questo immaginifico apparato, infatti, rende finalmente visibili entità come spettri e fantasmi e sarà non solo un elemento chiave del gameplay ma anche della trama di gioco.

Abbiamo accennato al gameplay, definendo Ghostly Matter un metroidvania, genere che in questi ultimi anni ha visto un netto ritorno alla ribalta. Sessioni platform intervallate da elementi puzzle action, con una spruzzata di shooter a guarnire come glassa su di una bel pasticcino, sono gli elementi base del gameplay del titolo di Small Bros. Gameplay che, a dispetto dell’immediatezza, si rivela decisamente profondo e appagante, grazie anche all’utilizzo massiccio del già citato Polterscope, che ci permetterà di vedere e quindi affrontare nemici prima invisibili.

Ghostly Matter non è una novità: il titolo di Small Bros è infatti già disponibile su Steam, grazie a Milestone (eh già, per una volta niente sgommate e burnout da questo publisher!) e in occasione della Milan Games Week 2018 è stato un piacere poter tornare a girovagare per la Magione Blackwood e provare, di nuovo, a scoprire i suoi segreti.

Gamer dal 1990, complice un NES è diventato un essere mitologico, metà uomo metà pad. Nato per partenogenesi dal dio Chaos, si narra che nel suo pizzetto viva un troll viola del tutto simile a Trevor Phillips. Tra una sessione di gaming e l'altra è riuscito a procreare e la stirpe, sorprendentemente, è umana. Sincero, arrabbiato e politicamente scorretto, ama Halo alla follia, tanto da chiamare la figlia Cortana.