Yomawari: The Long Night Collection Recensione, dolce terrore made in Japan

Yomawari The Night Collection

Molti conoscono Hippon Ichi Software per la serie di RPG tattici Disgaea, ma la software house giapponese ha all’attivo numerosi contenuti e una lunga esperienza nel settore, conosciuta per lo piรน in patria. Di recente su Nintendo Switch รจ approdato Disgaea 5 Complete Edition, ma per i giocatori della console ibrida lโ€™azienda ha in serbo altre esperienze molto diverse. Una di queste รจ rappresentata da Yomawari: The Long Night Collection, una raccolta dei due titoli puzzle game dalle tematiche horror che hanno giร  navigato su altre piattaforme e che verrร  pubblicata proprio su console della grande N il 26 ottobre 2018. Questa versione racchiude sia Yomawari: Night Alone sia Yomawari: Midnight Shadows in un unico pacchetto che ripercorre le inquietanti e lugubri vicende adatte alla notte delle streghe che รจ in arrivo.

Yokai e bambole

Come ogni porting che si rispetti, tutto lโ€™impianto narrativo รจ rimasto inalterato rispetto a ciรฒ che รจ stato proposto in passato. In entrambi i titoli lโ€™inizio รจ a metร  strada tra il tenero e il macabro. In entrambi i casi l’incipit porta una storia dalle linee leggere che in pochi minuti si tramuta in un triste e misterioso evento per le giovani protagoniste delle due vicende. Quella che arriverร  subito dopo รจ una serie di avvenimenti paranormali dalle tinte horror che metterร  alla prova il coraggio delle protagoniste e i nervi del giocatore. Proprio quando la notte cala e ha inizio lโ€™incubo, la cittร  si riempie di una serie di orripilanti presenze che daranno la caccia alle protagoniste. Il tutto รจ farcito da una serie di piccole missioni, quasi innocenti e fanciullesche, per ritrovare la propria quotidianitร  alla luce del mattino.

Le entitร  nemiche e il loro modo di perseguitare le giocatrici ricorda molto gli Yokai: gli spiriti tipici della tradizione giapponese che le produzioni cosรฌ dette survival-horror hanno tirato in ballo spesso per rievocare lโ€™ancestrale paura per lโ€™ignoto e le presenze demoniache. Inquietudine: รจ questa la sensazione che si ha in tutta lโ€™esperienza di gioco di queste circa 10 ore di avventura. La sensazione ansiogena รจ dietro ogni angolo, oltre la luce della torcia che rischiara il cammino. Un giocatore amante dellโ€™horror troverร  pane per i suoi denti soprattutto se ha familiaritร  con lo stile dei film di genere provenienti dal Giappone.

Vedo, ma soprattutto sento il terrore

La visuale isometrica, ispirata quasi sicuramente alla serie Disgaea, ci mostra lo sfondo di una cittadina addormentata in un sonno dalle tinte cupe, alle quali perรฒ viene affiancata una serie di colori vivaci per alcuni scorci applicati con sapiente maestria, evitando di sembrare fuori contesto e dando credibilitร  ad alcune zone della cittร . Il nero della notte si costella in molti casi di un porpora intenso o di violente macchie di rosso, nel caso di morte del personaggio. La cifra stilistica con cui รจ rappresentata lโ€™ambientazione ha la matericitร  dei colori a tempera e il graffio di una penna a sfera per un risultato davvero delizioso e lugubre al tempo stesso.

Su questo quadro si muovo figure 2D simili a bambole che ancora una volta pescano in parte dallโ€™esperienza della software house e riescono via via a mescolarsi con lโ€™ambiente circostante con naturalezza. Di pregio รจ anche la realizzazione dei mostri che con poche forme e pochi colori riescono ad incutere con la propria presenza quel perfetto senso di preda braccata. Solo in qualche caso abbiamo visto qualche scelta discutibile in merito al loro design forse poco spaventoso per il pubblico occidentale.

Ma il vero nucleo della paura, dove il terrore trova cibo per alimentarsi, รจ il comparto sonoro davvero perfetto. Lโ€™ansia del cuore che pulsa allโ€™avvicinarsi ai pericoli, il fruscio inquietante e le urla dei mostri, la colonna sonora che accompagna e ritma essa stessa le apparizioni degli spiriti sono cosรฌ impressionanti che usando le cuffie si ha la sensazione di avere realmente attorno delle presenze demoniache. Di notte questa sensazione รจ amplificata e mette davvero paura, rischiando, nelle prime fasi, di far sobbalzare anche i piรน coraggiosi. Il risultato ottenuto da questa combinazione audio video รจ un mix tra la vivacitร  inquieta del film dโ€™animazione โ€œLa Cittร  Incantataโ€ e lโ€™orrore folle del film โ€œThe Grudgeโ€ in versione giapponese che convince quasi senza difetti.

Poco da fare e pochi indizi

Purtroppo, come accade in alcuni casi per questo tipo di avventure, il gameplay Yomawari: The Long Night Collection non brilla per diversificazione nรฉ per originalitร . Alcuni puzzle da risolvere sono abbastanza ispirati ma il tutto si riduce ad una eterna fuga dalle creature e una continuata raccolta di oggetti. Proprio per quel che riguarda questi ultimi si nota una mancanza di differenziazione tra oggetti collezionabili opzionali e oggetti chiave che porta spesso ad una lunga e lenta esplorazione nella quale si puรฒ davvero perdere di vista lโ€™obiettivo finale. Ci si ritrova quindi in una cittร  da visitare quasi in completa libertร  nella quale per fortuna cโ€™รจ una mappa che viene in nostro soccorso, semplice ma funzionale, che tuttavia risulta dispersiva considerato lโ€™esiguo numero di ore di gioco a disposizione.

Lโ€™aspetto positivo del gameplay รจ il modo in cui si possono aggirare i nemici facendo uso in certi casi dei pochissimi oggetti che abbiamo a nostra disposizione. Questo avviene tuttavia solo in sporadici casi, riducendo il tutto come detto ad un saggio uso della torcia e della barra della fatica quando si tratta di fuggire. Usato in modalitร  portatile nel buio della notte, adagiati magari sul letto da soli, Yomawari fa davvero inquietudine, ma anche su uno schermo grande la qualitร  visiva permette di godersi un poโ€™ di ansia e tormento adatti alla notte di Halloween. Non รจ un caso che venga pubblicato proprio con lโ€™avvicinarsi di questa festivitร .

Yomawari: The Long Night Collection porta su Nintendo Switch una piccola ma concentrata dose di orrore, composta di spiriti e fobie tipiche del Giappone che delizia i palati affamati di terrore con scene semplici, pochi dialoghi e tanti suoni spettrali. Proprio la perfetta sintesi di ansia e inquietudine portata dal comparto sonoro, unita ad uno stile grafico davvero pregevole trascinano nellโ€™onirico mondo di una notte di paura, danno forza al titolo di Hippon Ichi Software. Questo perchรฉ il gameplay รจ davvero ridotto allโ€™osso e in alcuni casi imperfetto. Si tratta comunque di unโ€™esperienza di gioco davvero apprezzabile, soprattutto dagli amanti del genere.

Dalla sua Mansion nel Sannio ha attraversato l'universo senza Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa con l'aiuto di Pietre Sheikah. Ma il suo desiderio รจ una casetta sulla colonia 9 di Bionis e un mech parcheggiato in giardino. Cinema, borad game e birra artigianale le altre sue passioni. Ogni volta che esce un nuovo Zelda esclama: "Avverto un tremito nella forza."