Scrivere di giochi horror per me รจ un po’ come respirare. Sono cresciuta a pane e orrore sin da quando ero piccola. Cinema dell’orrore, letteratura dell’orrore, tutto ciรฒ che era attinente al genere รจ stato per me sempre fonte di curiositร . Di conseguenza, ogni volta che ho giocato a un videogioco che avesse tinte macabre, mi sono sentita a casa ed รจ per questo che con l’avvicinarsi della festa piรน spaventosa dell’anno mi sembrava interessante ripercorrere le mie numerose esperienze e selezionare per voi, tra la miriade di giochi, 10 scene che mi hanno fatto accapponare la pelle. Un lavoro estremamente difficile, non solo perchรฉ ci sono giochi che meriterebbero di essere in questa lista dalla prima all’ultima sequenza, ma soprattutto perchรฉ poche cose sono soggettive come la paura. Ci sono gli amanti degli jump scare, ci sono i patiti del gore e i feticisti del torture porn: l’orrore ha mille facce e non tutte hanno lo stesso effetto su ciascuno di noi. Io a esempio, non amo particolarmente i jump scare che, soprattutto quando sono abusati, trovo abbiano l’effetto opposto; mal tollero il gore fine a se stesso e il torture porn in generale. Adoro invece la costruzione di un’atmosfera morbosa e il coinvolgimento psicologico ร laย Lovecraft. Non ho bisogno di vedere l’orrore con i miei occhi per farmela nelle mutande.
Detto questo, bando alle ciance ed ecco a voi 10 scene horror memorabili all’interno di un videogioco. Come se non fosse chiaro vi avviso fin da ora che, ovviamente, il testo seguente potrebbe contenere spoiler. Mi toccherร descrivere qualche dettaglio o qualche frammento di scena quindi, siete avvisati!
Alien Isolation – Ah… Salve!
Quando uscรฌ nel 1979,ย Alien fu qualcosa di deflagrante. Sia dal punto di vista della storia del cinema che dal punto di vista emotivo, il primo xenomorfo ha lasciato un segno indelebile. Lo stesso segno indelebile l’hanno lasciato i ragazzi di Creative Assemblyย con il loro Alien: Isolation. La giovane figlia di Ellen Ripley non sa nulla di ciรฒ che รจ successo alla madre e il primo incontro con l’alieno dall’esoscheletro nero รจ quanto di piรน vicino a ciรฒ che qualsiasi amante di Alien aspettava da tempo. I suoni, la necessitร di nascondersi che supera la curiositร che ci spingerebbe a guardare, la coda nera che sibila, strusciando a pochi centimetri da noi. Una scena che difficilmente dimenticherรฒ mai. Nel corso del gioco incontreremo la creatura di Giger altre decine di volte, ma nulla sarร mai come il primo incontro.
Rule of Rose – Il ratto sul bastone
Troppo spesso dimenticato,ย Rule of Rose non รจ propriamente un gioco horror. O meglio, lo รจ ma non nel mondo in cui ci si aspetterebbe. Di morto si vede solo un cane, e nemmeno poi tanto da vicino. Poche volte perรฒ nella mia vita ho vissuto un’esperienza cosรฌ morbosa. Oltretutto, quando il disagio e la morbositร รจ legata ai bambini, l’effetto si amplifica un numero indefinito di volte. Delle varie torture psicologiche subite da Jennifer, la protagonista del titolo, ricordo quasi con fastidio quella del ratto legato al bastone. Non fatevi strani pensieri, non รจ niente di truculento, ma la costruzione della scena e l’atmosfera in generale rendono il tutto alquanto… morboso, appunto. Sicuramente il meno blasonato dei giochi citati nella lista, se ve lo siete perso all’epoca vi consiglio vivamente di recuperarlo. Non ve ne pentirete.
https://youtu.be/doCEVXgssj8?t=694
Dead Space 2 – Dormi bambino, dormi tesoro
Sono molto legata alla saga di Dead Space. Trovo che il primo e ancora il secondo abbiano avuto un ruolo importante nel rivitalizzare un genere che fino a quel momento stava subendo un calo di pubblico del tutto ingiustificato a fronte di una sempre interessante varietร di proposte. C’รจ l’imbarazzo della scelta tra le decine di scene presenti sia in Dead Space che in Dead Space 2 ma, ancora una volta, complice la mia avversione per i bambini inquietanti, scelgo un segmento del secondo capitolo ambientato in un asiloย nido. Il livello di paura รจ molto alto durante tutta la sequenza ma in particolare il momento del feto deforme che striscia lentamente incontro alla madre prima di abbracciarla ed esplodere con lei… beh, non serve aggiungere altro. Un incrocio tra Rosemary’s Baby e Imprint di Takashi Miike.
Gabriel Knight: Sins of the Father – Il sacrificio di Wolfgang
Sรฌ, ok, molti di voi non condivideranno questa scelta, ma ho le mie ragioni. Ero piccola, ero emotiva e mal sopportavo i sacrifici umani che coinvolgevano eventuali cuori estratti dal petto. Prendetevela con Mola Ram. Chiamatela ingenuitร , ma io credevo davvero che bastasse il sangue di un defunto per ottenere il talismano, mica mi aspettavo che girandomi zio Wolfgangย si strappasse il cuore da solo! A riguardare la scena a distanza di anni, devo confessare che non รจ che faccia paura, come del resto anche Mola Ram e tutta la sua farsa. Cosa posso dirvi, se rivivo la scena nella mia mente ricordo chiaramente la sorpresa mista a orrore di quel momento. Se non altro, la scena รจ ottimamente scriptata.
Dino Crisis – T-Rex curioso
Ecco, questo รจ l’esempio perfetto di jump scare. Non รจ abusato, non รจ atteso e soprattutto รจ dannatamente improvviso. Tu sei lรฌ che esulti per aver risolto un enigma anche piuttosto simpatico ed ecco che, all’improvviso, l’enorme capoccione di un t-rex sfonda il vetro dell’enorme finestra e si mangia un povero sopravvissuto a meno di un metro da te. Giocando a Dino Crisis la prima cosa che impari รจ che i dinosauri sono peggio degli zombie e che se sei un sopravvissuto (ma non ti chiami Regina) la tua vita non รจ destinata a durare a lungo. A distanza di 19 anni, ancora ritengo questa scena magistrale. Nessuno sa causare infarti come zio Shinji Mikami. A quando un eventuale remake?
Silent Hill 2 – Amore al primo incontro
Ecco un’altra saga che amo particolarmente. Silent Hill, a mio avviso, coglie perfettamente il concetto di orrore come espresso dai grandi maestri del passato come Lovecraft o Poe, aggiungendoci quel pizzico di deformitร e morbositร che non guasta mai. Tra tutti i mostri presenti all’interno dei capitolo,ย Pyramid Head รจ sicuramente il piรน emblematico: proiezione mentale dell’io del protagonista, lo perseguita senza mai ucciderlo, sfogandosi invece con qualsiasi cosa trovi a portata di mano, manichini inclusi. Il primo incontro con questo singolare nemico รจ quasi casuale. Entrando in una delle tante stanze deiย Wood Side Apartments ci imbattiamo nella nostra appuntita nemesi, intenta a “punire” (?) un curioso essere femmina composto da 4 gambe… praticamente un incubo che prende vita.
Eternal Darkness: Sanity’s Requiem – Ma sono io?
Sempre sulla scia dei grandi maestri, non posso non citareย Eternal Darkness. Parliamo di un gioco che รจ quasi un compendio sull’orrore; un titolo che fa della paura il suo paradigma, con tanto di barra della sanitร mentale che reagisce dinamicamente a ciรฒ che ci accade durante la narrazione. Tra tutte le succulente scene, quella che piรน mi ha traumatizzato รจ senza dubbio quella in cui, durante una della sue esplorazioni della villa di famiglia, Alexandra vede il suo stesso cadavere in una vasca da bagno. Altra scena che potrebbe essere catalogata come banale jump scare, la cui costruzione รจ perรฒ frutto di un climax di ansia e angoscia che giustamente non puรฒ culminare in altro se non nella manifestazione improvvisa di un’allucinazione. Quel diavolaccio di Denis Dyack ci sa fare. Un vero peccato che l’esperimento si sia fermato lรฌ. Varrebbe la pena vedere dare un erede a questo titolo che, ci tengo a ricordarlo, รจ un figlio del mitico Nintendo 64.
Silent Hill 3 – Com’era, gustoso?
Non ho potuto fare a meno di mettere di nuovo Silent Hill nella lista. Questa volta la scena รจ tratta dal terzo episodio, un capitolo non all’altezza dei suoi predecessori ma che contiene una scena che nella mia carriera di videogiocatrice รจ stata uno spartiacque. Come esiste un’America prima di Ed Gein e un’America dopo di Ed Gein cosรฌ posso dire che esiste una Federica prima di Silent Hill 3 e una dopo. Verso la fine del gioco Heather, reincarnazione della parte buona di Alessa (del primo capitolo) vomita letteralmente sul pavimento il feto di una presunta entitร demoniaca. Come se non bastasse, Claudia, la fanatica a capo della setta che venera la suddetta divinitร , decide di ingurgitare il feto e portare a termine ciรฒ che Heather non aveva voluto compiere, permettere alla divinitร di rinascere. Non so se รจ piรน lo schifo, il disgusto, o l’orrore dell’atto in sรฉ. Sta di fatto che non ho mai piรน voluto giocare a Silent Hill 3.
Outlast – Salve dottore, sono qui per un check-up
Non sono una fan dei giochi che vogliono farti paura a tutti i costi. In particolare,ย Amnesia e Outlast li trovo fastidiosamente ripetitivi nel loro volerti terrorizzare, sfruttando i piรน semplici e primitivi clichรฉ del genere. Devo ammettere perรฒ che proprio una scena di Outlast รจ secondo me una di quelle da annoverare tra le migliori del genere. Dopo essere stato guidato da una voce rassicurante verso quella che pensi possa essere la salvezza, scopri che, come Atlas di Bioshock non era proprio dalla tua parte, cosรฌ il Dottor Richard Trager non รจ il simpatico medico di famiglia che tutti vorremmo avere. La questione ovviamente si conclude nel sangue, con qualche dito in meno e una ritrovata consapevolezza sul fatto che non รจ mai saggio fidarsi degli sconosciuti, nemmeno quando tutto il resto sembra andare storto.
P.T. – Quello che avremmo potuto avere
In questa lista รจ lampante la mancanza dei grandi classici dell’horror orientale; mancano i vari Fatal Frame, Forbidden Siren e analoghi. La mia รจ una scelta ragionata perchรฉ, se bene i titoli sopra citati abbondino di momenti memorabili, avevo fin dal principio in mente di citare quello che ancora oggi considero la piรน bella demo di sempre.ย P.T.ย era l’embrione di un gioco che sarebbe stato probabilmente grandioso ma di cui non possiamo dire nulla perchรฉ semplicemente non esisterร mai. In quei pochi minuti di gameplay perรฒ,ย P.T. รจ stato un compendio di quanto di meglio il panorama e i topoi degli horror orientali hanno da offrire. Non esiste un singolo minuto nella demo in cui il giocatore riesca a tirare un sospiro di sollievo. Forse devo essere contenta del fatto che il titolo di Kojima e Del Toro non abbia mai visto la luce, chissร quanti non avrebbero retto il colpo e sarebbero morti di infarto prima di terminarlo. Io, sicuramente.
A questo punto riesco distintamente a sentire le vostre lamentele: “Non hai messo quella scena bellissima!” e ancora “Non รจ possibile che non ci sia Resident Evil!”. Una volta, un saggio Clint disse “Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue“. ร ormai chiaro a tutti inoltre che il genere horror, per quanto si possa essere culturalmente snob, rispecchia il contesto storico, antropologico e culturale (passatemi la ripetizione) dentro cui nasce, oltre ad attecchire in modo diverso nell’animo di ciascuno di noi. Va da sรฉ che quindi questa mia personalissima lista potrebbe essere completamente diversa dalla vostra! Di conseguenza, mi viene naturale domandare a voi: che ne pensate? Quali sono le scene che piรน vi hanno spaventato?