Chi ha vissuto con foga il mondo fumettistico di Marvel e DC, saprà anche che Insomniac Games è riuscita nel non semplice intento di regalare ai videogiocatori l’opera definitiva legata al nostro Arrampicamuri, distribuendo ormai il 7 settembre scorso l’acclamato Marvel’s Spider-Man (QUI trovate la nostra recensione). E da lì, tra premi e note di merito, Insomniac stessa è riuscita ad appropriarsi del nome de L’Uomo Ragno, in una acclamazione di critica e pubblico che non si vedeva dai tempi di Spider-Man 2, realizzato invece da Activision nel lontano 2004.
Fortuitamente, in un incontro che è avvenuto nel Cinema Astra di Lucca Comics & Games, abbiamo avuto modo di intervistare Christian Cameron, design director dello stesso Marvel’s Spider-Man. Una volta conclusasi la sua curiosa presentazione, intitolata “Marvel’s Spider-Man, tra videogioco e fumetto“, insieme ai disegnatori Marco Checchetto e Jacopo Camagni, ci siamo tuffati per scambiare quattro chiacchiere con Christian Cameron. Ecco cosa ne è uscito fuori.
Ciao Christian, felice di fare la tua conoscenza! Sappiamo che hai avuto una lunghissima carriera nell’industria videoludica, ma quand’è che hai realmente cominciato ad amarli e realizzarli?
Oddio… Cominciai ad amare i videogiochi alla tenera età di 6 anni, con i primissimi giochi di Nintendo e Atari. Ma sapete, ho iniziato invece a realizzarli dal 2003 con qualche gioco di Call of Duty…
Call of Duty 3, vero?
Sì, ho aiutato a realizzato Call of Duty 3! Ho lavorato anche su Medal of Honor, i primissimi titoli della serie di Battlefield… Insomma, ho lavorato su una serie interminabile di progetti.
Qual è stato invece il primissimo gioco che hai finito su NES?
Questa è una bella domanda! Probabilmente sarà stato Super Mario Bros..
Anche per me! Subito dopo c’è stato The Legend of Zelda, per me.
Sì, probabilmente è stato anche il secondo gioco che avrò terminato da bambino.
Spider-Man è stato uno dei miei supereroi preferiti. Tra fumetti, videogiochi e film però… qual è il tuo Spider-Man preferito?
Beh, immagino quello che abbiamo realizzato! Abbiamo creato uno dei videogiochi di Spider-Man più belli sul mercato, uno che il giocatore può prendere al volo per immergersi nell’Arrampicamuri.
Quali sono stati i tuoi punti di ispirazione per il personaggio videoludico di Marvel’s Spider-Man?
Per me, credo che le mie muse ispiratrici son provenite dal cartone animato di Spider-Man degli anni ’80, sicuramente! Poi c’è stato anche un gioco dell’Arrampicamuri sul SNES, un altro sul Game Gear… Quelli li avevo sviscerati da bambino!
Marvel’s Spider-Man ha avuto un enorme successo di critica e pubblico. Ascolti tutti i feedback durante la realizzazione del tuo prossimo progetto?
Beh, sì! Dopotutto ci impegniamo al massimo per i nostri fan, no? E anche noi siamo estremamente appassionati su ciò che realizziamo; come lo è Bryan Intihar, il nostro direttore creativo. Essendo un super fan, si è impegnato fin da subito a dirigerci sulla strada giusta per farci toccare tutti i dettagli richiesti dai fan senza renderli così ovvi.
Gli open world stanno spopolando negli ultimi anni. Tra missioni secondarie e decisioni da prendere, secondo te è questa la direzione che dovrebbero prendere molti videogiochi?
Io vivo tutti i videogiochi, ma per Marvel’s Spider-Man dovevamo assolutamente realizzare un open world. Devi oscillare tra i palazzi di New York e vivere come l’Arrampicamuri… Per cui sì, adoro gli open world e non vedo l’ora di vedere come andranno a evolversi in futuro!