Lucca Comics & Games 2018, Lone Wolf AR e il futuro del Lupo Solitario nelle parole di Rene Batsford

Lone Wolf AR Rene Batsford

In altri paesi potrà non sorbire lo stesso effetto, eppure il titolo di Lone Wolf, noto da molti fan italiani di vecchia data anche come Lupo Solitario, attira automaticamente l’attenzione di buona parte dei giocatori nel bel paese; un dettaglio che nel tempo è stato notato dallo stesso Joe Dever, che non ha mai nascosto di amare l’Italia e la sua immensa fanbase. Il geniale autore della serie ci ha lasciati due anni fa in una fredda giornata di fine novembre, eppure il suo lascito creativo continua a vivere nei lavori di chi vuole portare avanti l’universo narrativo del Lupo Solitario. Durante il Lucca Comics & Games abbiamo difatti avuto l’opportunità di vedere in anteprima il nuovo Lone Wolf AR e di intervistare Rene Batsford, uno degli sviluppatori dell’applicazione per iOS e Android che, insieme al figlio dello stesso Dever e figure del calibro di Vincent Lazzari, è intenzionato a elevare ancor di più la nomea del Lupo Solitario, anche verso le prospettive offerte dalla realtà aumentata.

Lone Wolf AR Rene Batsford

Partiamo dalle basi! Com’è sorto Lone Wolf AR?
Lone Wolf, come saprete, è uno dei migliori librogame al mondo e… gli italiani lo adorano. In effetti, i fan in Italia sono così tanti che arrivano a superare del doppio quelli di tutti gli altri paesi, nessuno escluso!

Anch’io sono un fan sfegatato di Lone Wolf! Da giovane finivo inevitabilmente per comprare tutti i librogame di Lupo Solitario, portandoli anche in classe!
Beh, è un bene! Final Fantasy e Lone Wolf erano i grandi protagonisti del genere anche in Inghilterra. Io finì inevitabilmente per adorare Lone Wolf, e quello che ho amato del gioco è che non finisce effettivamente mai. Hai un protagonista principale, Lupo Solitario, che controlli e porti avanti in questo viaggio, quello dell’eroe. E così migliori, ottieni dell’esperienza da ogni racconto e ogni librogame ti porta poi a comprare nuovi oggetti, armi e altro ancora. Era un po’ come Dungeons & Dragons, ma Lone Wolf riusciva a inserire quel mondo in una serie di librogame. Inizialmente nessuno era riuscito a fare una cosa del genere. Jon Dever riuscì a costruire quel mondo. E lavorando nel digitale, ho sempre sognato di lavorare anche su un librogame. E fu così che contattai Ben Dever, ottenendo la sua piena collaborazione. E la realtà aumentata è estremamente affascinante, perché chiunque si trovi con un cellulare compatibile può giocare, per cui abbiamo ideato il titolo per renderlo giocabile pressoché ovunque. Ma in fondo, ciò che vogliamo realizzare è un titolo per i fan. Questa è una première esclusiva del gioco; da nessuna altra parte del mondo abbiamo finora mostrato il titolo, e ciò funzionerà anche da test. Perché il gioco esiste, ma non abbiamo ancora avuto modo di calibrare e osservare in prima persona le reazioni dei fan. Perciò la mostra a Lucca fungerà sia da modo per rientrare in contatto con i fan sia da prova per quello che sarà poi il gioco completo.

Immagino che sia utile anche per ottenere un feedback!
Sì, e sarà fondamentale anche per attirare lentamente una community attorno a Lone Wolf AR. Ben ci è stato utile per realizzare il logo e il character design dei mostri, e ritengo che Ben sia uno tra i migliori cover artisti al mondo. Abbiamo lavorato nel corso di tante, tante settimane per realizzare una demo giocabile. Altri membri del nostro team sono presenti a Lucca con noi due, e con loro abbiamo lavorato anche sulle animazioni, oltre ad aver continuato la nostra collaborazione con Vincent Lazzari, che ci è stato particolarmente utile a definire il look dei personaggi. Perciò il gioco sarà anche vicino al canon di Lone Wolf e autentico rispetto al suo universo narrativo!

https://www.facebook.com/lonewolfargameit/videos/vb.682212168830299/342069883014530/

Come avete adattato l’atmosfera e il look generale del librogame in un gioco in realtà aumentata?
In realtà abbiamo iniziato da poco a lavorarci! Abbiamo integrato qualche arma, uno scudo, arco, frecce… ma abbiamo anche inserito le prime abilità basilari. Insomma, il nostro obiettivo è stato quello di fornire una base da mostrare agli appassionati di Lone Wolf, e quelle stesse fondamenta sono giunte anche con l’introduzione di una modalità fotografica con la quale scattare delle foto insieme ai terribili Giaks! I nostri spunti maggiori sono tuttavia nati all’interno delle community del gioco di ruolo occidentale, e adoriamo i fan come quelli presenti a Lucca, disposti a vestirsi come le figure chiave di Lone Wolf. Il nostro intento è dopotutto quello di inserire questo straordinario universo narrativo, dando modo ai giocatori di vivere delle avventure sia nel mezzo della foresta sia in città con degli amici, magari vestiti a tema! E al momento il gioco è in single player, sì, ma in futuro pensiamo già di integrare il multiplayer nelle disavventure dei giocatori. Joe era un grandissimo fan di Dungeons & Dragons, e cosa si fa nel gioco da tavolo? Si crea un party di avventurieri! In questo caso si viene a creare la medesima situazione, con la nostra presenza a fare da dungeon master e la vostra a coprire invece la creazione del party. Magari accettando una missione si potrebbero andare a cercare quanti più condottieri possibili! Senza contare che abbiamo in programma una serie di modalità da aggiungere in futuro!

Lone Wolf AR Rene Batsford

Davvero? Potresti anticiparci alcuni dettagli su alcune delle modalità in arrivo?
Quella che stiamo mostrando alla fiera è ovviamente la Modalità Storia, che potrebbe dare l’idea di un The Elder Scrolls V: Skyrim o di un The Witcher 3: Wild Hunt, in cui si affrontano sia delle quest principali che missioni secondarie, e poi abbiamo una modalità dedicata interamente al rifugio, che fungerà non solo come luogo dedicato al collezionismo del nostro equipaggiamento, con scudi fissati sui muri di casa e quant’altro, ma anche come una zona dove poter invitare gli altri avventurieri per passare del tempo assieme, giocando magari a scacchi, a carte e costruendo con gli altri dei pezzi di equipaggiamento unici; un po’ come in Monster Hunter, Fallout o, come già detto, The Elder Scrolls. Per cui potresti uscire dal rifugio e dirti di andare a cercare dell’oro, magari per fabbricare un magnifico bracciale da donare alla propria moglie in-game [ride, ndr]. Non sappiamo ancora quali direzioni prenderà il nostro gioco, ma so già con certezza che, nonostante la volontà di vivere l’esperienza in movimento, Lone Wolf AR potrà essere giocato anche da casa, di tanto in tanto. Ci sono delle novità in arrivo che non possiamo ancora svelarvi, ma posso assicurarvi che sono strabilianti! Tuttavia, ora come ora ci concentreremo sul presente, senza però dare un’occhiata al futuro. I nostri progetti sono perlopiù mirati verso l’implementazione dei visori, nello specifico sto parlando di Magic Leap, ma anche di altro. Quel che voglio dire appassionatamente è che con Lone Wolf AR stiamo cercando di realizzare il miglior GDR in realtà aumentata. Collaboriamo tutti assieme per dare vita a questo sogno!

Il grifone come figura araldica chimerica simboleggia custodia e vigilanza. Inoltre poiché riunisce l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, il grifone simboleggia anche la perfezione e la potenza. PSN ID : Aquilayoulooseit