I creatori di South Park, Matt Stone e Trey Parker, si sono scusati con Al Gore, riguardo il problema del riscaldamento globale, in un episodio della serie.
Sin da quando South Park ha debuttato nel 1997, i temi di discussione che i suoi protagonisti affrontano non evitano mai di superare certi limiti, di prendere in giro varie questioni sociali e politiche, o di stabilire un’estetica generale senza scrupoli. Negli episodi precedenti, si sono specificamente concentrati sull’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, noto per il suo lavoro di ambientalista portato avanti su scala globale con i suoi due documentari, “Una scomoda verità” e il sequel “Una scomoda verità 2” (in inglese: “An Inconvenient Sequel: Truth to Power”). Ora Stone e Parker hanno deciso di fare un passo indietro, e hanno chiesto scusa a Gore in un episodio della ventiduesima stagione di South Park.
Nell’episodio, Stan viene portato a credere che l’Uomorsomaiale (una creatura pericolosa, allegoria del riscaldamento globale, di cui Gore segnalava il pericolo ai ragazzi, rimanendo inascoltato) possa essere reale. Quindi, nel tentativo di impedire alla creatura di causare altre morti, Stan cerca Gore in cerca di aiuto. Sebbene sia disposto a prestare il suo aiuto, la sua unica condizione è che si scusino per non aver preso sul serio la minaccia fin dall’inizio. Alla disperata ricerca di aiuto, i ragazzi si scusano, arrivando persino al punto di ammettere che il mondo sarebbe stato migliore se Gore fosse diventato Presidente.
La serie ha sferrato ovunque la sua ironia, dalle cospirazioni dell’11 settembre all’aborto, ma c’è spesso un tentativo di fondo atto a trasmettere una qualche parvenza di messaggio positivo. E anzi, le scuse degli autori ad Al Gore sono semplicemente uno dei loro più sfacciati tentativi di fare una dichiarazione sociale o politica diretta sotto le spoglie di qualcosa di bizzarro (in questo caso, un Uomorsomaiale).