G2A, dopo 180 giorni di inattività scatta la “multa”

Alcuni utenti hanno scoperto che G2A Pay, il servizio di pagamento dell’omonimo store online addebita una “tariffa di inattività” dal wallet virtuale se non si accede al proprio account per 180 giorni.

G2A

La storia ci arriva da Reddit, dove un utente di G2A ha pubblicato uno screenshot della notifica della “multa”. L’indie dev Dan Marshall lo ha pubblicato su Twitter, dove si è scatenata l’incredulità dei follower. Ma la quota di inattività è reale e può essere trovata nei termini e condizioni di utilizzo di G2A Pay (sezione due, voce 20):

“Se l’Utente non effettua l’accesso tramite il Sito Web al suo account per oltre 180 giorni, la Società è autorizzata a addebitare la commissione di inattività del Portafoglio G2A dell’utente per un importo di 1 euro per ogni mese di inutilizzo [ …] La Società ha anche il diritto di chiudere il Portafoglio G2A dell’utente, se non ci sono fondi sufficienti su di esso che consentono di addebitare la commissione di inattività.”

PCGames ha chiesto a G2A il motivo di questa commissione. Ecco cosa hanno detto:

Mantenere i conti costa, perché include la manutenzione del server, l’infrastruttura informatica, ecc. A volte tutto questo viene fatto per un account inattivo per anni e che ha solo pochi centesimi sul suo portafoglio G2A. Vogliamo sapere quali account sono ancora in uso, mantenere bene quelli attivi e chiudere quelli inattivi prima che rimangano in stasi per anni. Non c’è bisogno che acquistino qualcosa, basta accedere anche una volta ogni sei mesi, solo per farci sapere che sono ancora con noi […] È una prassi esigere i costi di manutenzione o di inattività per account che non sono più in uso. Molte aziende che in qualche modo devono gestire le finanze di altri hanno un simile tipo di compenso, e nella maggior parte dei casi è significativamente più alto. Molti di loro richiedono anche ai propri utenti di effettuare un acquisto entro un certo periodo di tempo, il che non è il caso di G2A Pay.”

G2A aggiunge inoltre che, tre giorni prima della scadenza del termine, manda una mail per consentire all’utente di effettuare il login ed evitare così la “tassa”. In ogni caso, G2A dimostra di agire nella piena legittimità e nel rispetto degli utenti. A volte, da parte nostra, basta solo accendere una lampadina.