Il governo della Cina ha smesso di approvare l’uscita di giochi nel Paese dal mese di marzo 2018, compresi anche quelli di sviluppatori locali. C’erano molte ragioni alla base di questa azione, come le preoccupazioni per la dipendenza da videogioco e per eventuali contenuti “inappropriati”, che avevano investito anche giochi come Fortnite, PUBG e Overwatch. Ma poco prima di Natale, 6 mesi dopo lo stop governativo, gli enti statali hanno ammorbidito le loro posizioni, e oggi l’Amministrazione statale della Stampa, Pubblicazioni, Radio, Film e Televisione della Repubblica Popolare Cinese ha rilasciato sul suo sito la lista dei primi 80 giochi approvati e in via di pubblicazione.
Nell’elenco non figurano grandi titoli, soprattutto nessuno da parte di Tencent e NetEase, i più grandi sviluppatori cinesi. Compaiono 6 giochi per PC, 6 per browser, 1 per PlayStation 4 e 67 giochi per dispositivi mobili. Facciamo notare che i giochi da paesi esteri non possono essere lanciati in Cina, a meno che gli sviluppatori non aprano o non lavorino con una filiale locale. Magari in quella lista ci sono anche due o tre titoli che in Cina vengono considerati dei tripla A, ma di cui noi occidentali non conosciamo nemmeno l’esistenza.