Twitch ha sbloccato lo streamer di Fortnite che picchiò sua moglie in diretta

Twitch Ethan Evans

Il 10 dicembre vi abbiamo riportato una notizia abbastanza sconvolgente: MrDeadMoth, durante una diretta streaming di Fortnite, ha picchiato sua moglie (incinta, peraltro) davanti agli occhi di suo figlio e delle migliaia di persone che lo stavano seguendo. E, com’è giusto che sia, Twitch ha permabannato lo streamer, ma solo dopo una tempesta scatenata dalla community di streamer nei social media.

A quanto pare, è successa una cosa ancora più sconvolgente: Twitch ha rimosso il ban a MrDeadMoth, permettendogli quindi di tornare a fare stream e a guadagnarci su. Ai tempi Luke Munday (questo il vero nome dello streamer) è stato arrestato dalle autorità locali e accusato di aggressione, e questo mese dovrebbe comparire in tribunale per sostenere giusto processo. A tutt’ora è sotto ordine restrittivo (emesso su richiesta della moglie), ed è stato licenziato dal suo posto di lavoro.

Eppure, in qualche modo, Munday pare essersi sbarazzato senza sforzo del suo (non tanto) permaban da Twitch, o ricorrendo in appello o semplicemente aspettando pazientemente che qualcosa si sbloccasse. Rod Breslau ha riportato la notizia su Twitter, condividendo uno screenshot (che potete vedere qui sopra) che ha rivelato la revoca del ban di MrDeadMoth, dato che Munday era tornato agli stream di Fortnite già il 2 gennaio. Twitch ha quindi bannato nuovamente l’account di Munday il 4 gennaio, e da allora è rimasto sospeso.

Questo non ha però certo fermato Munday, dato che ha creato un nuovo account Twitch in cui poter trasmettere i suoi stream, “haardwithstyle“, il quale è stato bannato subito poco dopo.

Mentre il resto del mondo si è mostrato ripugnato dal comportamento violento di Munday, Twitch si è mostrato completamente indifferente alla faccenda, intervenendo solo quando la protesta pubblica ha raggiunto vette insostenibili. Sebbene Twitch (pare) abbia riparato al suo errore ormai il danno è fatto, e molti probabilmente si staranno chiedendo quali siano di preciso le priorità morali della piattaforma.