Il team di Business Insider ha da poco scoperto una ricerca dell’Istituto Max Planck per lo Sviluppo Umano, datata 2013, in cui venivano rivelate alcune interessanti informazioni su come il cervello percepisce il videogioco.
Uno dei titoli testati da un partecipanti è proprio Super Mario 64, una delle opere più importanti e famose di sempre. Il soggetto avrebbe dovuto giocare per 30 minuti al giorno per due mesi. Di seguito trovate i risultati dei test:
“L’utilizzo dei videogiochi porta ad un aumento della materia grigia in importanti aree relative all’orientamento spaziale, alla formazione della memoria, del pensiero strategico e delle abilità motorie. “
A quanto pare, i videogiocatori hanno più materia grigia rispetto chi non era abituato a tenere in mano un controller o una console portatile. Ma il discorso è leggermente più intricato: maggiore è il divertimento offerto dal titolo, più la materia grigia nell’ippocampo, nella corteccia prefrontale e in alcune parti del cervello.
I risultati migliori sono derivati proprio ai test con giochi Nintendo, che sono in genere molto più divertenti e fantasiosi degli altri. Spezziamo una lancia a favore dei videogiochi, quindi. Lo studio rivela che passare del tempo con una console migliora non solo le abilità cognitive e le capacità di apprendimento, ma anche il modo in cui ci approcciamo con le altre persone.