Prima della fondazione di 343 Industries, Halo 4 stava per essere affidato a Gearbox Software

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Conosciamo tutti la situazione vissuta dal franchise di Halo negli ultimi 10 anni: dopo il divorzio fra Bungie e Microsoft, avvenuto ancor prima del rilascio di Halo: Reach nel 2010, ci sono state tantissime questioni e interrogativi sul futuro della serie.

Prima che 343 Industries venisse fondata e la sua storia cominciasse a intrecciarsi a doppio filo con la genesi di Halo 4, infatti, Microsoft aveva considerato diverse opzioni per il brand di Master Chief, compresa la possibilità di affidarlo a uno studio esterno, non più sotto l’ala dei Microsoft (ora Xbox) Studios. Uno dei principali candidati in tal senso era Gearbox Software, a quei tempi impegnata nello sviluppo del primo Borderlands.

Gearbox aveva già in qualche modo lavorato alla serie, sviluppando il port per PC dell’originale Halo: Combat Evolved. Tutto, però, rimase poco più che un’ipotesi, e alla fine non se ne fece più nulla: lo studio di Randy Pitchford non tornò mai a lavorare su Halo, e poté quindi portare a termine Borderlands senza intoppi né ritardi.

Voi come avreste immaginato un Halo 4 sviluppato da Gearbox?

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.