Border – Creature di confine Recensione

Border - Creature di confine

Ci troviamo in un mondo in cui purtroppo spesso e volentieri la diversitร  (di qualsiasi tipo: religiosa, genetica, etnica e via discorrendo) รจ vista come una minaccia e non come una qualitร  da preservare gelosamente. Il cinema, in qualitร  di opera d’intrattenimento, si prende spesso l’onere di denunciare e criticare, sensibilizzando tematiche cosรฌ delicate come quella che ho citato poco fa, ma poichรฉ di frequente vi รจ un’omologazione del messaggio filmico, alcuni contenuti passano in sordina, senza avere l’effetto desiderato. Altre pellicole, invece, con uno spirito affine, ma con una originalitร  e un coraggio che li distinguono dalla massa, sanno emergere e centrano l’obiettivo che si erano prefigurati. Border – Creature di confine, distribuito nel nostro paese da Wanted, PFA Films e Valmyn, รจ il perfetto esempio di un lungometraggio che colpisce direttamente lo spettatore, toccandolo nelle corde piรน profonde del cuore. Addentriamoci quindi, passo dopo passo, in un mondo dove il folklore e l’attualitร  convivono e si influenzano a vicenda.

Border - Creature di confine 09032019

Un’atmosfera poetica e ricercata

L’opera, diretta dal regista Irano – Svedese di Shelley, Ali Abbasi, ha una sceneggiatura e un soggetto firmati da John Ajvide Lindqvist, autore del romanzo Lasciami entrare (diventato anche film). Lo scrittore, che non รจ nuovo a racconti di questo tipo, dove il fantasy incontra la modernitร , ci regala una storia minimale, che riesce perรฒ a catturare e coinvolgere il pubblico, raggiungendo dei picchi notevoli di lirismo. La storia racconta la vita di Tina (Eva Melander), impiegata della dogana che ha un dono eccezionale: quello di poter carpire, attraverso l’olfatto, i sentimenti degli esseri viventi. La sua esistenza cambia quando incontra Vore (Eero Milonoff), un uomo misterioso con il quale inizia una relazione. Entrambi sono in sintonia perchรฉ sono geneticamente simili, visibilmente deformi e in possesso di caratteristiche piรน vicine a degli animali. Il confronto tra i due personaggi รจ un ottimo pretesto per affrontare tematiche delicate come la difficoltร  nel trovare un identitร  all’interno del mondo, ma anche la ricerca delle proprie origini e il conflitto tra bestialitร  e razionalitร , quest’ultimo riassunto degnamente dalle figure principali di cui abbiamo appena fatto menzione. Tina, infatti, nonostante i suoi natali ignoti, si รจ sempre sentita parte della razza umana, anche se ha avuto sempre una connessione molto intima con la natura. Vore, al contrario, disprezza profondamente le persone e si รจ sempre alienato dalla civiltร , interagendo visceralmente e feralmente con la flora e la fauna. Tutta questa parte narrativa รจ accompagnata da una regia delicata e intimista, perfettamente integrata con le musiche, suggestive ed intense nei momenti piรน drammatici e importanti del lungometraggio. Il quadro completo che ne esce รจ estremamente particolare ed emozionante: i suoni della foresta, i silenzi che sovrastano i dialoghi, l’evoluzione del rapporto tra i due, sono tra gli aspetti sicuramente piรน poetici e ricercati della realizzazione.

Border - Creature di confine

Un linguaggio non sempre di facile comprensione

Da quello che ho spiegato, รจ evidente che una componente molto forte dell’opera รจ sicuramente la simbologia che sta dietro determinate sequenze rappresentate. Esse, oltre a richiamare direttamente alcune tematiche di cui abbiamo fatto menzione nel precedente paragrafo, esprimono dei forti legami con le usanze e i costumi svedesi. Se in alcuni casi sarร  piรน facile comprendere cosa si cela dietro determinate immagini mostrate, altre volte sarร  piรน arduo comprendere alcune sequenze, che rimangono troppo criptiche, nonostante alla fine la storia si chiude senza lasciare nessuno spiraglio aperto. Un’altra problematica che รจ possibile riscontrare รจ una difficoltร , nella maggior parte dei casi ad inizio della pellicola, ad entrare nel vivo del racconto, che fatica nei primi minuti ad avviarsi. Infatti รจ piuttosto facile rintracciare dei momenti precisi del prodotto, che sono topici poichรฉ consentono di addentrarsi nella trama dal quel determinato punto in poi, mentre poco prima i fruitori non riescono ad essere catturati del tutto. Sicuramente le noti dolenti derivano in parte dal fatto che il film non รจ stato pensato per un pubblico massificato, ma solo per una ristretta cerchia di persone, e quindi determinate soluzioni sono state probabilmente scelte appositamente per questo. Ciรฒ non toglie che, alla luce di quanto detto, questa fiaba moderna riesce a rapire ed ammaliare il target di riferimento, cioรจ principalmente gli amanti di racconti moderni influenzati dalla mitologia e dalle tradizioni secolari. รˆ opportuno ricordare che il suddetto gioiello รจ stato candidato agli Oscar per il Miglior trucco, oltre ad essere vincitore del premio Un Certain Regard a Cannes e del Premio Leone Nero al Miglior Film al Noir Film Festival: tali riconoscimenti confermano il valore della fatica di Ali Abbasi. Sicuramente ci troviamo di fronte a uno di quei lungometraggi che rimangono impressi nella memoria e che spero vengano ricordati negli anni a venire per l’ardore di alcune scelte registiche e narrative.

Border – Creature di confine, che sarร  disponibile nelle sale italiane dal 28 marzo, รจ un lungometraggio fuori da ogni possibile canone e stilema tradizionale. Andando controcorrente e rievocando miti di storie, folklori e leggende passate, la pellicola esprime tutto il suo potenziale tramite il potere immaginifico del suo copione. A quest’ultimo si accompagna una regia mai piatta, che offre allo spettatore molte scene di notevole bellezza. Gli unici aspetti che lo rendono piรน faticoso da fruire sono una trama che inizialmente fatica a carburare e l’enigmaticitร  di alcune immagini e simboli presentati nelle sequenze. Nonostanteย queste piccole cose, un’opera di questo calibro รจ assolutamente da preservare, custodendo nella mente e anima le scene piรน eloquenti e cariche di significato, per poterle sognare e viverle ognuno a suo modo.

Massimiliano รจ un amante a tutto tondo dell'intrattenimento, dal cinema e serie tv fino a passare ai videogiochi. Sincero appassionato del mondo Marvel, di Star Wars e della cultura pop, nel tempo libero divora libri e graphic novel di qualsiasi tipo, con la predilezione per Moore e Gaiman. Sogna in futuro di diventare uno scrittore talmente tanto influente, da poter governare la mente dei suoi lettori, e ci sta lavorando con molta costanza!