Sekiro: Shadows Die Twice è ormai in procinto di arrivare sul mercato, pubblicato da Activision e dopo una gestazione durata più di tre anni, svelata durante i Game Awards del 2017: all’epoca, in molti avevano ipotizzato che il gioco potesse essere un sequel di Bloodborne o addirittura un nuovo Tenchu, ma così non è stato.
Secondo Hidetaka Miyazaki, director del gioco e presidente di From Software, la possibilità di rendere il gioco un sequel di Tenchu: Silent Assassin fu seriamente presa in considerazione negli uffici dello studio giapponese, prima di decidere di dar vita a una IP completamente nuova.
Miyazaki, intervistato dal magazine Variety, ha ammesso di aver inizialmente pensato a Sekiro come un vero e proprio nuovo Tenchu, e che nelle fasi iniziali dello sviluppo un’enorme influenza provenne proprio da lì. Alla fine, però, si decise di rendere il gioco qualcosa di completamente nuovo, malgrado la principale influenza abbia continuato a provenire sempre da Tenchu, oltre che – in misura minore – da Bloodborne e dai Souls.
Sapere insomma che l’essenza di Tenchu, serie ormai morta, continua a vivere in qualche modo in Sekiro, può essere un motivo di contentezza e di orgoglio per tutti i fan di lungo corso di From Software. Il gioco, peraltro, sarà difficilissimo, proprio come i suoi “antenati”.
Sekiro: Shadows Die Twice sarà disponibile dal prossimo 22 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.