PUBG: ragazzo indiano si suicida perché gli impediscono di giocare

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PUBG e l’India sembrerebbero avere rapporti sempre più critici! Purtroppo dobbiamo raccontarvi di un fatto di cronaca nera: un ragazzo indiano di sedici anni si è suicidato dopo che la madre gli ha impedito di giocare allo sparatutto, imponendogli di dedicarsi allo studio e alla preparazione dell’imminente esame di inglese.

PUBG: il ragazzo era dipendente dal gioco

La ricostruzione dei fatti ci dice che il ragazzo ormai era diventato totalmente indipendente da PlayerUnknown’s Battlegrounds, tanto da tralasciare legami, studio, sport e tutte le altre attività. L’allontanamento forzato dal gioco ha purtroppo portato il sedicenne all’estremo gesto. Affranto, il padre è intervenuto in molti media locali, chiedendo a gran voce il ban del titolo dall’India, onde evitare altri casi simili. Come ben sappiamo, il team di sviluppo sta studiando metodi per combattere la dipendenza dei giocatori, soprattutto di quelli indiani.

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Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!