Il Trono di Spade 8×04 L’ultimo Stark Recensione

Il Trono di Spade Game of Thrones Gli Ultimi Stark Cersei

Il Trono di Spade | Dopo aver eliminato, forse in maniera troppo sbrigativa, il Re della Notte nella puntata de La Lunga Notte, il quarto episodio dell’ottava stagione de Il Trono di Spade riprende la narrazione affrontando le conseguenze della battaglia appena conclusasi. L’ultimo Stark ci mostra dunque l’elogio per i caduti in battaglia, tra cui spicca Jorah, fedele protettore di Daenerys. Il lutto deve però essere elaborato in fretta, perché la quiete che in questa puntata i personaggi si trovano a vivere avrà breve durata, ed è già tempo di preparare una nuova guerra, quella per decretare chi avrà l’onore e l’onere di sedere sul trono di spade.

Il Trono di Spade 8x04 The Last of the Stark Recensione

Le alleanze formatesi nei primi episodi svelano ora tutta la loro annunciata precarietà, e mentre Daenerys è più agguerrita che mai nei confronti di Cersei e di Approdo del Re, gli Stark ricercano una maggior prudenza in previsione dei nuovi imminenti e inevitabili scontri. Jon Snow, sopravvissuto alla battaglia, deve ora iniziare davvero a fare i conti con la scoperta delle proprie origini; scoperta che inizia ben presto a diffondersi, con tutti i rischi del caso. Si delineano dunque due diverse fazioni: una che vede Daenerys, con la sua ben ridotta armata, pericolosamente accecata dalla brama di vendetta e potere, decisa a ogni costo a ottenere per sé il trono e il regno, e dall’altra i sopravvissuti di Grande Inverno, i quali sembrano avere maggior consapevolezza dei pericoli che tale bramosia può portare, specialmente nei confronti di una personalità spietata come Cersei. Quello che si delinea davanti a noi è dunque un episodio che ci traghetta da una battaglia a un’altra, non mancando di fornire nuovi dettagli per gli scenari che si potrebbero delineare nelle ultime due puntate della stagione. Anche qui dunque l’episodio si alterna tra una staticità della messa in scena e una dinamicità dei contenuti, dove di nuovo ciò che viene detto svela quel che occorre sapere per portare avanti la narrazione.

Ciò che invece sembra sempre più evidente è che per molti dei conflitti in atto gli sceneggiatori sembrano avere la fretta di portare il tutto a una conclusione, sacrificando però degli sviluppi che avrebbero invece avuto bisogno di un maggior respiro. La figura di Daenerys a questo proposito sembra essere l’esempio perfetto, dato che sempre più acquista i caratteri di un villain spietato e irragionevole, con il quale si dovrà con molta probabilità arrivare a uno scontro finale dall’esito sanguinoso. Ormai, superata la battaglia di Grande Inverno, si è proiettati a gran velocità verso il finale, che se da una parte potrebbe stupire ed emozionare, potrebbe tuttavia sacrificare alcuni aspetti che sarebbe invece stato interessante approfondire maggiormente nel loro significato all’interno della serie. A ogni modo, si prevedono due ultime puntate particolarmente ricche di eventi, ritmo e malinconia.

Gianmaria è sempre stato un grande appassionato di cinema e scrittura, tanto da volerne fare la sua professione. Studiando queste materie all'Università decide di fondere le sue passioni nella critica cinematografica e nella scrittura di sceneggiature. Tra i suoi autori preferiti vi sono Spike Jonze, Noah Baumbach e Richard Linklater.