Star Wars Jedi Fallen Order Anteprima dall’E3 2019

Electronic Arts, dopo essersi concentrata a lungo su progetti multiplayer dedicati al mondo di Star Wars, finalmente ha deciso di indirizzare i propri sforzi produttivi su di un titolo costruito interamente attorno alla presenza di una trama forte e dal grande impatto generale, con il chiaro obiettivo di riconquistare gran parte della fan base rimasta piuttosto scottata dai recenti Star Wars Battlefront, i quali – anche a causa di scelte scellerate legate all’ecosistema delle microtransazioni – non sono riusciti ad imporsi nel cuore degli appassionati. Per queste ragioni, la software house americana, coinvolgendo uno dei migliori (e più amati) studi di sviluppo in suo possesso, ha iniziato i lavori sull’inedito Star Wars Jedi Fallen Order, promettendo una narrazione potente, un gameplay solido e rifinito e un’atmosfera generale in grado di reggere il confronto con le grandi produzioni cinematografiche. Grazie all’invito di EA, qui a Los Angeles abbiamo avuto modo di osservare più nel dettaglio il nuovo pargolo dei creatori di Titanfall, avendo così l’opportunità di scorgere gameplay non divulgato e carpire qualche dettaglio in più sulla giocabilità dell’Action Adventure.

Star Wars Jedi Fallen Order

Un conflitto a fuoco potenzialmente devastante,

Star Wars Jedi Fallen Order: il focus sulla narrazione

Per riuscire ad inquadrare sin da subito il titolo, cerchiamo di comprendere esattamente la collocazione temporale e il setting del gioco: Star Wars Jedi Fallen Order è ambientato qualche anno dopo la fine di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, ovvero il terzo capitolo della seconda trilogia diretta da George Lucas. Il player vivrà le vicende di Cal Kestis, uno degli ultimi Padawan sopravvissuti all’ordine 66 e intenzionato a scagliarsi contro l’Impero. Ovviamente dalla presentazione a cui abbiamo partecipato non sono emersi ulteriori dettagli, anche perché il tessuto narrativo risulterà il focus principale della nuova avventura ambientata nell’immaginario di Star Wars, ma ciò non toglie che quanto emerso sia di buon auspicio per il futuro della produzione. Soprattutto se analizziamo a fondo il mood del environment proposto: la natura florida e rigogliosa che contrasta completamente lo stile asettico e freddo dell’imponente avamposto del pianeta Kashyyyk ci è apparsa sontuosa e lussureggiante, per non parlare delle anguste caverne sotterranee totalmente prive di qualsiasi forma di luce, esplorabili esclusivamente sfoderando la potente e luminosa spada laser, grazie alla quale farsi strada nei selvaggi territori della location. Ma non solo: abbiamo scorto scroscianti cascate assordanti nel loro ritmo battente, inquietanti creature aracnidi pronti ad eliminare ogni essere vivente e ambienti maggiormente “urbani” nei quali svicolare per proseguire nell’avventura. Insomma, pur avendo avuto l’opportunità di osservare soltanto una piccola porzione di gioco, possiamo comunque ritenerci fiduciosi per il risultato finale, il quale speriamo possa reggere il confronto con le atmosfere e il background tipico del franchise.

Il sistema di combattimento: a metà tra action puro e strategico.

Star Wars Jedi Fallen Order: il Combat System!

Arriviamo, però, al vero nocciolo della nostra analisi di Star Wars Jedi Fallen Order, che immaginiamo coincida con le vostre maggiori curiosità: com’è il gameplay del titolo di Respawn? Purtroppo non avendo potuto provare con mano la produzione possiamo soltanto descrivervi le nostre sensazioni, le quali – seppur contraddistinte da qualche incertezza – sono assolutamente positive. Partiamo dal principio: che gioco è Star Wars Jedi Fallen Order? Fallen Order è un Action Adventure in terza persona, non basato su conflitti a fuoco come potremmo aspettarci da una casa di sviluppo come Respawn Entertainment – solitamente abituata a realizzare FPS – , bensì edificato attorno ad un combat system corpo a corpo, ideato per sfruttare contemporaneamente i poteri della Forza e i servigi della devastante spada laser. Difatti il nostro protagonista avrà la possibilità di attirare a sé i nemici, di scagliare lontano i contendenti sfruttando abilità telecinetiche e, addirittura, di bloccare temporaneamente gli avversari in una sorta di stasi temporale in modo tale da limitare gli attacchi eseguibili dagli antagonisti. La sensazione generale è che gli sviluppatori abbiamo propeso per un approccio a metà tra l’action puro e lo strategico, propinando ai giocatori un sistema di combattimento piuttosto ragionato, dove ogni attacco deve necessariamente essere calcolato. Anche perché, da quanto osservato, difficilmente ci troveremo contro un numero sconvolgente di nemici, e se a ciò aggiungiamo una certa lentezza nelle movenze del nostro protagonista, possiamo pertanto immaginare che l’approccio pensato sia più tattico che sfacciatamente caciarone.

A ciò, inoltre, dobbiamo aggiungere le proprietà difensive della nostra fidata arma, la quale potrà essere impiegata sia in senso rotatorio per parare i proiettili scagliati dai soldati dell’Impero che come scudo per rispedire sadicamente al mittente i colpi nemici. Nel complesso, insomma, la formula sembra funzionare ampiamente, e a nostro modo di vedere potrà sicuramente essere ampliata dalla presenza di uno skill tree, il quale dovrebbe espandere tanto le abilità soprannaturali del protagonista quanto le capacità combattive di Kestis, permettendogli l’utilizzo di un numero maggiore di poteri e combo d’attacco. Se da un lato il combat system, malgrado i leciti dubbi derivanti dalle poche informazioni rilasciate, è riuscito a convincerci, ciò che, invece, non ha soddisfatto appieno la nostra sete di conoscenza è stata l’esplorazione: richiamando a più riprese le iconiche fasi di perlustrazione della saga di Uncharted, Star Wars Jedi Fallen Order cerca di mettere in scena una sequela di piccoli puzzle ambientali – risolvibili grazie ai poteri del protagonista – e fasi di scalata, mediante le quali raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Il problema in ciò che abbiamo osservato è da ricercare nella coerenza tanto stilistica quanto ambientale: difatti spesso Cal sfrutterà delle liane per raggiungere determinati luoghi, le quali appariranno collocate quasi casualmente giusto per fornire un pretesto al character per muoversi; anche le arrampicate non ci sono sembrate particolarmente ispirate, e a nostro modo di vedere si sarebbero potuti scovare numerosi altri metodi per rendere la perlustrazione degli ambienti più avvincente, magari proprio attingendo dai poteri della Forza. Presente, infine, l’iconica corsa sui muri della software house, a richiamare l’FPS della stessa Respawn Titanfall, inserita probabilmente per vivacizzare un minimo le fasi “platforming” presenti nella produzione.

Tirando le somme, Star Wars Jedi Fallen Order rappresenta, senza ombra di dubbio, un prodotto di valore e assolutamente necessario sia per i fan della saga dell’epopea spaziale che in generale per il brand: da tempo, infatti, si percepiva la necessità di un titolo edificato appositamente su un tessuto narrativo intrigante e dal grande fascino, e in questo Respawn sembra aver mantenuto la parola data. Il sistema di combattimento ci è parso tattico al punto giusto ed estremamente divertente, ornato da poteri sicuramente poco innovativi ma comunque funzionali all’esperienza di gioco, capaci di stimolare la creatività in battaglia dell’utente. Peccato, insomma, che al momento l’elemento più debole sembri essere l’esplorazione, fin troppo lineare, poco stimolante e, soprattutto, non particolarmente ispirata, incapace di rendere giustizia – da quel poco che abbiamo visto – ad un ecosistema vibrante e artisticamente ammaliante. Staremo a vedere come il gioco muterà nei mesi prima della realese: noi ci crediamo.

Alessio è un grande appassionato di videogiochi sin da bambino. La prima volta che prese in mano un controller fu nel lontano 2000, trovandosi affascinato ma al tempo stesso terrorizzato dallo spietato mondo di Dino Crisis, considerato il suo gioco preferito. Ama follemente le saghe di Assasin's Creed, Uncharted, Ratchet and Clank e Metal Gear Solid. Nutre un profondo interesse per i manga, riconoscendo come suo fumetto preferito Naruto.