Maleficent 2 | In occasione della pre-apertura di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni (17-27 ottobre), siamo stati invitati da Disney Italia alla proiezione in anteprima europea di Maleficent – Signora del Male. La pellicola di Joachim Rønning (che uscirà in tutte le sale italiane il prossimo 17 ottobre) è stata proiettata in lingua originale, con la possibilità preziosa di intervistare Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer, due delle protagoniste, vere e proprie dive di Hollywood.
Maleficent 2: “Viviamo in un periodo di rinascita dell’odio”
Cosa pensate dei vostri personaggi, entrambi molto potenti e profondi?
Angelina: Sono tutti personaggi molto forti, donne e uomini. Uno dei nostri obiettivi era proprio rappresentare una diversità forte. I personaggi femminili sono molto complessi, con vari livelli di interpretazione.
Michelle: È un peccato che non ci sia anche Elle (Fanning) qui con noi. Siamo tutte donne molto forti ma in maniere diverse.
Uno dei temi temi trattati è quello della maternità. Come avete affrontato questa tematica, recitando il vostro ruolo?
Michelle: Beh, io credo che per Ingrid si parli nello specifico del ruolo di Madre del regno. Prende seriamente questo compito, fino alla fine. Quando sei leader di un popolo, devi anche essere pronta a dei sacrifici nel nome di un bene superiore.
Angelina: Maleficent, proprio come me, diventa madre proprio quando credeva di non poterlo essere. Si può vivere la maternità in tanti modi. Esserlo le salverà la vita e le darà equilibrio, in un’esistenza piena di difficoltà.
Ci sono difficoltà nell’interpretare dei personaggi fantasy?
Angelina: È molto divertente, in realtà! C’è una sensazione liberatoria e puoi giocare con la tua mente. In film come questi si trattano argomenti reali, ma giocosamente.
Michelle: Proprio così! Puoi infrangere le regole. Impersonare un personaggio oscuro ti stimola a cercare lati nascosti del proprio carattere.
L’intervista ad Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer è stata accompagnata da una proiezione in anteprima di Maleficent 2 – Signora del Male.
L’invito all’inclusione e alla diversità: quant’è importante?
Angelina: È vitale! Le nuove generazioni sono iper connesse, basti pensare al mondo di internet e alla facilità con cui possono viaggiare. Eppure viviamo in un periodo di rinascita dell’odio, istigato anche dalle forze politiche, che usano la paura per prendere potere. Ma la nostra forza è nella diversità e nell’amare queste caratteristiche che ci rendono diverse e speciali.
Michelle: Sono convinta che le nuove generazioni siano molto più tolleranti e liberali. La diversità va accettata ed è intorno a noi anche nella natura, che ogni giorno viene invece maltrattata dagli interesse personali.
Nel film è presente un forte messaggio ambientalista. Cosa ne pensate?
Angelina: Il rispetto l’un l’altro e per l’ambiente fanno parte di un messaggio unico. L’ignoranza spinge a calpestare le culture diverse. Nel girare per Roma ieri, abbiamo visto la crescita storica di una città millenaria. Il progresso è giusto, ma deve essere portato avanzi con cognizione e buon senso.
Le protagoniste sono tre donne. Si tratta del risultato di una piccola rivoluzione a Hollywood?
Angelina: Non proprio. Sei anni fa (nel primo Maleficent) eravamo sempre due donne contrapposte. Per noi è importante far notare la forza di queste tre figure femminili, e di come gli uomini siano importanti per completarci ed ispirarci.
Michelle: Quella di Aurora è una figura dal forte spirito femminista, che potrà governare sui due regni.
Angelina: E la sua forza è nella dolcezza. Abbiamo voluto comunicare questo. Che anche la dolcezza e l’essere “classicamente” femminile è segno di forza a suo modo.
Maleficent 2 – Signora del Male seguirà Malefica e Aurora in una nuova disavventura tra le terre della Brugheria.
Tra i temi trattati, quale vi ha spinto maggiormente ad accettare questo ruolo?
Angelina: Naturalmente qualche anno fa ero molto attratta da questo copione. Ciò che mi attirava di più era l’idea delle differenze, non semplicemente della diversità. Per chiunque si è mai sentito diverso o non accettato, Maleficent è un punto di riferimento in tal senso. Lei stessa viene esiliata per la sua natura. Soffro e mi infurio di fronte a questi atteggiamenti, perché invece di imparare dai valori aggiunti della diversità la maggior parte usa la paura per scacciare.
Michelle: Ho amato il primo film ed ero elettrizzata all’idea di lavorare in questo film con Angelina. Sapevo che avrei partecipato ad un progetto molto speciale. Il potere, la tolleranza e l’importanza della cura del pianeta sono tutti temi fondamentali.
Classicamente, nei film Disney era facile intuire chi fosse l’eroe e chi il cattivo. In questo film c’è un margine sottile in questo. Cosa ne pensate?
Michelle: Questo è uno degli aspetti che ho adorato del primo capitolo. Il lato umano del cattivo e quello crudele dei “buoni”. Tutti noi cresciamo e viviamo con complessità, non necessariamente nel bianco o nel nero.
Angelina: Sono d’accordo. A volte il cattivo, un comportamento errato, può avere il suo fascino. Proprio in questo sorge una delle difficoltà del genitore nell’educazione dei propri figli. Quando si è spinti dalla paura, si finisce sempre per sbagliare.
Si conclude qui la serie di domande e risposte con Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer. In attesa delle nostre impressioni in merito al film, vi ricordiamo che Maleficent – Signora del Male verrà proiettato nelle sale a partire dal prossimo 17 ottobre, mentre potrete trovare la recensione dal 16 ottobre, allo scadere dell’embargo.