Death Stranding: il gioco consiglia di rimanere online

Death Stranding

Death Stranding, in uscita quest’oggi 8 Novembre 2019, è stato pensato e concepito per essere giocato online seppur il titolo presenti la sola esperienza single-player. Viviamo in un’epoca dove single-player non è più sinonimo di offline, e Death Stranding ce lo ricorderà qualora passassimo offline durante una sessione di gioco: un pop-up apparirà su schermo consigliandoci di riconnetterci online.

La connessione e le connessioni saranno essenziali nel gioco: senza far trapelare spoiler o rivelazioni sulle meccaniche, Sam Bridges, protagonista del titolo, è un fattorino il cui compito è riconnettere le devastate United Cities of America, e per farlo potrà ricorrere a scale, ponti, indicazioni stradali, e altri gadget di vario tipo. Qualora fossimo offline la possibilità di accedere agli aiuti lasciati dagli altri utenti della community verrà meno, perdendo una delle componenti fondamentali dell’esperienza Death Stranding: la connessione.

Ricordando le parole di Kojima attorno il concetto che permea l’intera opera – perché sì, Death Stranding è un’opera artistica prima di essere un gioco, come viene specificato nella nostra recensione Sam Bridges non sarà un eroe che userà il “bastone” per colpire i suoi nemici, ma porgerà l’asta al prossimo, nella speranza di riconnettere il mondo oramai disciolto nel caos.

death stranding

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.