In un’intervista con GQ, la star di The Witcher Henry Cavill ha condiviso dettagli sulla sua preparazione per impersonare Geralt di Rivia. Nell’intervista l’attore spiega la sua sa connessione personale con la serie e il gioco, e come queste abbiano alimentato la sua performance recitativa.
Henry Cavill è cresciuto giocando titoli come Delta Force e Half Life, e avendo LAN party a casa con i suoi fratelli. Ben noto per essere un giocatore appassionato – come ha affermato in altre interviste – e ha spiegato la sua predilezione per videogiochi strategici come Total War: Warhammer II.
In particolare, una delle parti più interessanti dell’intervista ha approfondito il fatto che Cavill era già un grande fan della serie The Witcher prima di essere lanciato nell’adattamento televisivo di Netflix (un ruolo che lui stesso ha cercato), dopo essere stato introdotto per la prima volta nel suo mondo attraverso The Witcher 3: Wild Hunt. Cavill spiegò che Wild Hunt era “la sua prima esperienza” con il brand, e che aveva giocato l’intera storyline più di due volte e mezzo. Nell’intervista ha anche spiegato che, in origine, Cavill pensò che i libri di The Witcher fossero basati sui giochi (e non il contrario).

Per quanto riguarda il suo coinvolgimento con lo spettacolo, Cavill ha spiegato che per il ruolo di Geralt, era importante per lui rimanere il più “vicino possibile all’originale”, e che “si trattava di portare il mio amore per il personaggio allo spettacolo, come un fan”. In particolare aveva voluto che lo spettacolo incorporasse altri segni di Geralt al fine di evidenziare le sue abilità di stregone e che “il pubblico deve sapere che può fare queste cose”.
La prima stagione è già disponibile su Netflix e qui potrete leggere la nostra recensione.
